Gli occhi del mondo sono puntati su di noi, sull’Italia e non solo su Berlusconi. In questo G8 sono riposte speranze planetarie e non solo interessi di orticelli privati. Affermare “che Dio ci illumini… ” non è un’espressione ne eccessiva ne blasfema: è un’espressione ragionata, appropriata. … Che Dio illumini i Suoi predicatori, i quali non tutti, come solo Benedetto XVI ha sottolineato, hanno colto l’avvento del G8 dell’Aquila come occasione unica per risolvere i problemi dei più poveri, dei più deboli… Che Dio illumini i potenti, le responsabilità dei quali sono superiori al ruolo che essi occupano, perchè vanno oltre gli interessi della Nazione che rappresentano… Che Dio illumini i narratori, affinché raccontino di ciò che accade e non di ciò che vorrebbero che accadesse... Che Dio illumini il popolo della terra affinché le sue speranze non vengano offuscate da esplosioni di rabbia di chi vorrebbe, ma non può… però potrebbe… Che Dio illumini ogni cuore, perché si spogli di ogni ” assolo ” e batta all’unisono in un concerto armonico e universale.
Siamo al via di un evento reso ancor più eccezionale dai tempi che viviamo. Che lo sparo che ne sancisce il via sia quello di uno starter designato e non di un killer spietato ed assoldato.
Umberto Napolitano
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