La guerra di Silvio… e la ragione di chi ha torto

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L’immagine dell’Italia che in questo periodo stiamo offrendo al mondo, per fortuna, non rappresenta l’Italia vera, quella nella quale noi viviamo, sentiamo nostra e ci riconosciamo. E’ un’altra Italia, è l’Italia dei politici, dei magistrati, della carta stampata, dei Tg e dei Talk Show schierati. E’ l’Italia che attraverso una elite, tra l’altro messa lì da noi o pagata con i nostri soldi, detta le strategie disegnando scenari di tensione e di violenza dialettica. Stanno combattendo una guerra infinita, destra e sinistra, che ha origini lontane… 

…ma che si placa, stranamente, solo quando al potere non prevale la figura predominante del magnate Silvio Berlusconi, e che prende fuoco, immediatamente, solo dopo che il Cavaliere risale in groppa al suo destriero di comando, sospinto dall’acclamazione di un esercito popolare che non lo abbandona quasi mai da quando è entrato in campo, fin dal lontano 1994… una parte di popolo, meno sofisticata e più alla mano, che lo adora immensamente, mentre un’ altra, meno numerosa ma più agguerrita, che lo odia intensamente senza riuscire, però, mai ad abbatterlo definitivamente, neanche quando in groppa al destriero cavalca lei, l’altra parte, e le basterebbe un niente per cancellarlo definitivamente… Viene quasi da pensare che, nella pochezza della politica attuale, figlia dello sconquasso determinato da tangentopoli e dalla fine della prima repubblica, questa controparte, l’attuale opposizione, non possa esistere senza l’antiberlusconismo del quale si nutre e  sopravvive.

Da quando Berlusconi è entrato in politica i processi a suo carico sono spuntati come i funghi, tant’é che in ogni legislatura diretta dal centro destra, si parla tanto e si agisce meno di quello che si potrebbe, mentre, ripeto, quando regna il centro sinistra, ciò non avviene, anzi… scompare. Ma perché?!?… E’ un cancro al quale siamo condannati inesorabilmente e del quale non riusciamo a liberarci, un cancro che non ci uccide, ma che ci logora lentamente… E ciò che ancor più mi disturba è l’ascoltare alcuni politici dell’opposizione che si lamentano di un governo che pensa solo a risolvere i problemi personali del loro leader invece di quelli degli italiani, dimenticandosi di esserne in qualche modo una delle cause generanti, continuando, inoltre, a versare benzina su incendi di per sé già furiosi a causa degli scandali e delle infinite polemiche. Si sentono appagati quando possono gridare…  ” che Berlusconi si faccia processare! “… Ok, ma perché lo richiedono solo quando vince le elezioni?

Noi stiamo andando in confusione e in depressione. Dopo l’esito dell’ultima tornata elettorale su Berlusconi è uscito di tutto: minorenni, prostitute, droga, abusi di potere, corruzione, pentiti che lo accusano di mafia… insomma ipotesi di reato talmente gravi da richiuderlo in una cella e buttarne via la chiave. L’uomo, da quando è stato eletto Presidente del Consiglio, ha provato a lavorare tra un contrattacco ed una ritirata, producendo anche qualcosa di buono per il suo Paese, ma senz’altro molto meno di quanto realizzabile in condizioni di normale reggenza.

 La sinistra è brava ad insorgere: ” Si fa le leggi ” ad personam ” pur di sottrarsi al giudizio dei magistrati!… ” Certo, ciò non è normale, ma dite se è normale che a Milano alcuni giudici decidano di cambiare l’interpretazione di una legge, asserendo che la data di partenza di un delitto viene considerata non dal momento in cui viene commesso, bensì dal momento in cui il PM ne viene a conoscenza. … Oppure ditemi se è normale che , benché la legge sui pentiti conceda loro un periodo massimo di sei mesi per dire tutto ciò di cui vogliono pentirsi, poi permetta ad alcuni, a distanza di un anno, di aggiungere ” oh, perbacco…mi ero dimenticato di raccontarvi che nel 1992, in un bar di Roma…etc. “. La maggior parte di noi popolo non è certo esperta in giurisprudenza, ciò non toglie, però, che qualcosa ci suoni strano e ci faccia sorgere qualche dubbio in proposito, non permettendoci un’ analisi precisa, in modo sereno ed equilibrato. Ci pare logico che se uno si sente perseguitato da certi poteri, cerchi di usare al massimo i propri per non offrirsi al macello come un vitello indifeso.

Preciso meglio:  io non sto a sindacare sulle ragioni e sui torti delle parti, trovo solamente assurdo che tutto emerga  ” solo in certi momenti “ e venga dimenticato totalmente in altri. Come se  il battere l’avversario Berlusconi possa avvenire non sui contenuti, ma sulle sue debolezze…. Ciò è deludente e degradante in primis per l’opposizione. Offre la possibilità a chiunque di affermare che essa è vuota di idee, quanto gonfia di rancore… No, ciò non è accettabile!… Specialmente per coloro che nei valori della sinistra credono e si riconoscono. E non è accettabile neanche per coloro che la pensano diversamente, ma che hanno il diritto di confrontarsi in un contraddittorio sano che li corregga e li migliori. Per questo confidiamo che l’avvento alla guida del PD di un uomo equilibrato e preparato come Bersani possa servire a dipanare astio e incomprensioni a favore di iniziative che mirino a risolvere insieme le reali priorità dell’Italia e dei suoi cittadini. 

Alla fin fine, di destra o di sinistra, o se preferite, di centro destra o di centro sinistra, siamo sempre italiani, alla ricerca del meglio di ognuno per il raggiungimento dell’ optimum  collettivo… anche se  ” la ragione di chi ha torto ” questo naturale processo non lo facilita certamente,…anzi! E, se per caso qualcuno non avesse compreso bene il significato della frase evidenziata fra le virgolette, cercherò di spiegarlo meglio: le ragioni di chiunque,  alla fine di una guerra fratricida che lascia sul campo morti e disperazione, valgono quanto i torti dell’altro che l’ hanno generata, e viceversa, specialmente se la linea di demarcazione fra torti e ragioni, è talmente labile…da apparire incomprensibile.

Famiglie d’Italia

Umberto Napolitano

  

P. S. Letti gli esiti delle ultime indagini riguardo allo stato di salute delle famiglie italiane, delle quali il 30 % ha difficoltà ad arrivare a fine mese, ho deciso di ridare fiato e visibilità giornaliera ad una nostra iniziativa dell’estate scorsa che riguarda esclusivamente la sfera delle conoscenze personali di ognuno di noi… e che permette di dare una mano concreta a chi la necessita, i cui effetti positivi si possono vedere immediatamente e senza bisogno di inviare sms o indire collette nazionali.


{img_a}Adottiamo una famiglia in difficoltà… è un’iniziativa che invita ogni famiglia a cui avanzi qualche euro, invece di depositarlo tutto sul proprio conto corrente, ad adottare una famiglia che conosce e che sa che è in difficoltà. Può accompagnarla una volta al mese ad un supermarket ed offrirle la spesa, adottando la formula, per non offendere, ” … a buon rendere, non si sa mai… “. Otterrà due risultati: aiutare chi ha bisogno ed immettere del denaro nel mercato. Questo consentirà di vivere meglio la crisi e di facilitarne una via d’uscita. State certi che ciò che avrete dato non sarà stato sprecato ed, in qualche modo, lo vedrete restituito.

” Adottiamo una famiglia in difficoltà ” è una proposta che non avrà un adeguato appoggio mediatico, ma che voi sarete in grado di far conoscere ed apprezzare con il vostro agire e con l’impegno di spargerne parola.  Noi di  Famiglie d’Italia lo ricorderemo ogni giorno da questo blog e voi, in qualche modo, fatemi sapere se l’iniziativa prenderà corpo, usando l’anonimato più discreto… grazie!

Famiglie d’Italia  click on per visitare il blog

 

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