Ieri Berlusconi, alla cerimonia a Milano, per festeggiare i 90 anni di Don Verzé, ha dichiarato la sua felicità per essersi allontanato per un po’ dall’aria avvelenata in cui è costretto a stare in questi ultimi giorni, specialmente quando viene incalzato senza tregua dal suo ” Attila ” personale, Antonio di Pietro. Beato il Premier che riesce a risollevarsi solo allontanandosi per un po’ dal suo campo di battaglia! Noi, invece, non possediamo le sue capacità di ripresa immediata e se l’aria per lui è avvelenata, per noi è decisamente tossica e ce la portiamo addosso perennemente, perché la ritroviamo ovunque… quando sfogliamo un giornale, quando accendiamo la radio, quando navighiamo in internet. Ci eravamo illusi per qualche giorno di poterci riconciliare con le nostre serate televisive politicamente condite solo con innocui spot e dissertazioni elettorali, ma la recente sentenza del Tar del Lazio, seguita dalle parole minacciose di Sergio Zavoli, “ la Rai ripristini i Talk show politici “, ci ha rigettati nuovamente nello sconforto più profondo… ormai ci attendono solo giorni pesanti gonfi di urla e di invettive che non si placheranno fino al giorno delle elezioni regionali. Che Dio abbia pietà di noi e delle nostre orecchie!
Umberto Napolitano
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