SCELTO MUSCOLO DI GRANO per la Notte dell’Election Day.
Da questa notte martedì 8 all’alba di mercoledì 9, in occasione dell’elezione del Presidente degli Stati Uniti d’America lo Staff Muscolo di Grano è a Roma per Organizzare la “Cena a Mezzanotte” a Palazzo Ferrajoli Piazza Colonna, con un Menù Spettacolare” Scelto da Lusso& Gusto per i suoi Prestigiosi Ospiti in attesa della proclamazione del Presidente U.S.A. Lo Chef Vegan Milanese Luca Caresi, preparerà per i quasi 400 Ospiti tra Politici, V.i.p ed Ambasciatori di tutto il Mondo un Menù Vegan con Piatti Stellati Muscolo di Grano.
La Calabria splende a tavola con il suo geniale Prodotto unico al Mondo.
Tel.3487121358
Dopo 6 mesi di attività frenetica, Expo Milano chiude i battenti: Il messaggio che ha cercato di inviare è stato quello dell’indirizzo dell’alimentazione planetaria e del risolvimento della grande piaga della fame nel mondo. Diciamo che, come si era presentato, non è che avesse offerto indicazioni positive, inneggiando agli sponsor principali, fra i quali MC Donald e Eataly hanno avuto la parte del leone. Mc Donald, anche se ha cercato di modificarsi in questi sei mesi nelle sue offerte, aggiungendo un panino vegetariano ed uno con la carne chianina, rappresenta per tradizione il fast food dove qualità e salute non sempre appaiono coniugate al meglio. Eataly, da par suo, ha rappresentato sì il Made in Italy, con prevalenza, però, di quello industriale rispetto al tradizionale che vede nelle piccole aziende familiari la necessità di emergere attraverso la qualità, anche a costo di tanti sacrifici e molte rinunce. Per fortuna, però, questo Expo ha lasciato spazio anche alle innovazioni e da queste sono arrivate le migliori risposte: MUSCOLO DI GRANO ha sbaragliato tutti e meravigliato il mondo ed Enzo Marascio, l’ideatore, insieme alla moglie Marisa ed ai figli Lucia e Domenico, con la loro azienda a gestione familiare attraverso un lungo percorso trentennale, sono arrivati a Expo al top rappresentando degnamente della Calabria, in particolare, e dell’Italia tutta, il meglio dell’ingegno e dell’abnegazione italiana. Hanno dimostrato che non c’è bisogno di chimica di laboratorio per creare un’alternativa alla carne, bensì cogliendo della natura il meglio attraverso la cultura del rispetto e della sana e tradizionale coltivazione. Muscolo di Grano, miscelando farine di grano, non modificato geneticamente, e lenticchie, attraverso una lavorazione particolare che ne racchiude il segreto, ha offerto una carne vegetale fornita di muscolo, pelle e cotenna, facilmente cucinabile, capace di soddisfare sia il palato sia la vista, e, soprattutto, ricca di tutte le proteine necessarie al corpo umano evitandogli completamente l’assunzione di grassi saturi, di conseguenza, zero colesterolo. Da tutto questo si deduce con quanto sentimento sia stato creato Muscolo di Grano, tant’ è che recentemente in un articolo di Sole 24 ore è stato definito ” la carne dell’amore “.
Per permettervi meglio di approfondire la vostra conoscenza di Enzo Marascio il geniale inventore di Muscolo di Grano, vi propongo un post pubblicato ieri dal quotidiano soveratese online L’esuberante , a firma di Teresa Pittella.
Carne sì, ma vegetale. Ora tutti vogliono il “muscolo di grano” inventato a Isca (Cz).
Enzo Marascio con la figlia Lucia (al centro) alla premiazione all’Expo
Anni ’50. Isca sullo Ionio (Cz). Una partoriente in sofferenza e un bimbo che rischia di morire prima ancora di nascere. C’è una sola persona che ha la macchina in paese, anche se proprio in quei giorni l’auto non ce l’ha perché ne aspetta una nuova, fiammante, dal concessionario di Catanzaro. Ha mandato l’autista a prenderla, e dovrebbe arrivare a momenti. Ma quando l’autista arriva trova la “sorpresa”: la nuova macchina secondo il suo proprietario deve servire a trasportare immediatamente la puerpera nel capoluogo, e chi se ne importa se rovinerà i sedili nuovi! Pochi chilometri e verso Copanello, tra curve e tornanti, la situazione si sblocca e nasce il bambino. La macchina torna indietro portando il neonato in trionfo: era Enzo Marascio. “Sono venuto al mondo grazie all’altruismo dell’avvocatoSaverio Pittelli e nell’altruismo voglio rimanere: la produzione del muscolo di grano non diventerà una multinazionale, ma deve restare a disposizione della gente, a partire dalla mia terra”, spiega Marascio, inventore del muscolo di grano, alimento identico alla carne anche per aspetto e sapore, oltre che per valore proteico, ma ricavato da frumento e legumi, premiato il 2 ottobre all’Expo di Milano con l’Oscar Green 2015 (come ha ricordato ieri Fabio Guarna sulla rubrica Italians del Corsera). Un brevetto dalle potenzialità enormi, soprattutto in questi giorni di terrore e dibattito dopo il rapporto Oms che dichiara cancerogena la carne rossa lavorata.
Domanda. All’Expo avete sbaragliato 1582 idee innovative a livello mondiale o siete stati premiati dal ministro dell’ambienteLuca Galletti. Com’è nata l’idea del “muscolo di grano”?
Risposta. In maniera casuale come molte grandi idee: già a fine anni ’80 cercavo un alimento che migliorasse le mie condizioni di salute, che un medico di fiducia aveva associato all’alimentazione. Ho iniziato dalla ricetta casalinga del seitan, partendo dalla farina di frumento, ma poi per accorciare i tempi ho aggiunto i legumi, invece di cucinarli a parte come contorno. Ne venivano fuori delle “frittelle” dall’altissimo valore nutritivo, molto gradite anche ai miei bambini (Domenico e Lucia che ora guida l’azienda, ndr). Per fargliele mangiare a scuola al posto del vitello o del pollo della mensa, e non farli sentire emarginati dai compagni, ecco che ho cominciato a studiare il modo di renderle simili a bistecche e hamburger. Da qui gli studi e gli esperimenti che poi hanno portato alla messa a punto della “muscolatura” del grano e al brevetto.
D. Ecco perché il Sole24Ore l’ha definita “la carne nata dall’amore”. Ora però il muscolo di grano sarà richiesto in tutto il mondo. Prevedete un’impennata del giro d’affari per il 2016?
R. Non proprio. Ci stanno cercando tutti, multinazionali statunitensi, australiane, europee e brasiliane. Ma la mia filosofia è diversa: non intendo crescere commercialmente per arricchire me o una grande azienda, voglio che la formula del muscolo di grano serva alle persone. Non è più uno sfizio modaiolo di vegetariani o vegani, ma un’esigenza di salute di tutto il pianeta. Ora che lo dice l’Oms che la carne oggi è “malata” tutti si allarmano, ma da Umberto Veronesi a tanti altri esperti, da tempo si metteva in guardia sui suoi pericoli.
D. Perché non lanciare il muscolo di grano sui mercati mondiali?
R. Perché voglio che sia patrimonio delle persone e non del business: non ci si può arricchire su una cosa necessaria. Intanto ho due proposte: una sulla Calabria, già avanzata all’assessore Federica Roccisano con la quale abbiamo avviato un confronto. Partendo dall’exploit di vegetariani, circa 50 milioni solo in Europa, il progetto è fare della Regione “la terra del muscolo di grano”, il paradiso veg dove i vegetariani si sentano accolti nelle loro esigenze da ristoranti, hotel, resort e stabilimenti balneari. Il personale delle strutture riceverebbe formazione specifica, valorizzando anche il ruolo dell’istituto alberghiero di Soverato. Non si può ignorare il nuovo orientamento sull’alimentazione a livello mondiale, perché altrimenti si rimane impreparati, sia sul fronte turistico che alberghiero. Il tutto ovviamente armonizzato con la nostra tradizione, che rispetto e apprezzo. Propongo solo di arricchire la nostra tavola, non necessariamente di sostituire.
La seconda proposta?
Il secondo progetto riguarda Isca, il mio paese natale. Propongo una cooperativa di produzione del muscolo di grano, nella quale sia la comunità a lavorare e avere anche gli utili oltre agli stupendi. Isca come centro della lavorazione del muscolo di grano, a servizio del mercato prima di tutto regionale. Possiamo fare di Isca il paese più ricco del mondo! E fare del muscolo un patrimonio del territorio, visto che dalla sapienza dei nonni, della loro vita nei campi e dall’osservazione del loro modo di alimentarsi ha origine la scoperta.
Dimostrazione per le istituzioni e i visitatori durante l’Expo di Milano
In moltissimi chiedono dove trovare i vostri prodotti.
Abbiamo due linee: quella per vegetariani, che va molto bene e vendiamo on line dal nostro sito. E poi la muscolatura di grano, quella che ha fatto impazzire ministri e visitatori all’Expo, e vip in tutto il mondo, daPaul McCartney che l’ha sperimentata a Londra a Bill Gates interessato a trovare la formula, dagli chef comeMarco Bianchi, nostro grande fan, a Roberto Di Mauro che l’ha cucinato per il teatro Alla Scala. Quarti di vitello, pollo, maiale, soppressate, salsiccia: la muscolatura ha la consistenza della carne, il suo profumo (assaggiare per credere ogni sabato pomeriggio nel punto info di Soverato, in via della Vittoria, ndr). Un prodotto unico al mondo, che permette di realizzare il sogno di ricavare la carne dall’agricoltura, di gustarne il sapore senza nuocere a se stessi e al pianeta. Ecco cosa può fare l’ingegno calabrese unito al desiderio di essere utili alle persone, nella ferma convinzione che il cibo sia la nostra medicina.
Alla presenza delle massime cariche Coldiretti nazionali, in occasione di Oscar Green, il Ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti ha assegnato venerdì 2 ottobre il Premio Nazionale Expo 2015 a Muscolo di Grano, con la seguente motivazione: ” per essersi affermata come la migliore e originale innovazione alla Manifestazione Universale di Milano Expo “.
” Il premio è stato assegnato a Lucia Marascio ( nella foto a sinistra mentre illustra al Ministro Galletti le qualità di Muscolo di Grano ), che brillantemente guida l’azienda, in rappresentanza di tutta la sua famiglia che da 30 anni propone e migliora costantemente il prodotto e, soprattutto, di suo padre Enzo Marascio, che di Muscolo di Granoè il geniale inventore. Grande festa e gioiosi sorrisi fra i migliaia Giovani Coldiretti arrivati da tutta Italia per presenziare alla premiazione, sotto l’occhio orgoglioso e soddisfatto, per questo riconoscimento meritatamente assegnato, del Presidente Pietro Molinaro e di tutta la Dirigenza Coldiretti Calabrese, in quanto calabrese, di Isca sullo Ionio, è la famiglia Marascio ( nellafoto a seguire, in centro, mentre festeggia la vittoria ), e, dalla Calabria dove l’azienda è sorta ora si sta espandendo proiettandosi a livello mondiale.
Considerazione finale: la vittoria di Muscolo di Grano assume un’importanza epocale perché, preciso quanto segue solo per chi non abbia ben compreso l’importanza, significa porre all’attenzione mondiale un prodotto che risponderà a tante domande fino adesso rimaste tali e, soprattutto, risolverà moltissimi problemi sia di salute sia etici per le prossime generazioni. La popolazione sta aumentando in modo esponenziale e di conseguenza, per sopperire alle esigenze proteiche, si ricorre ad un’intensificazione selvaggia degli allevamenti animali, a discapito, naturalmente, della qualità. Si sta andando contro natura, modificando i cicli naturali della crescita di un animale, il tutto con l’aggiunta di ormoni che, di conseguenza, assimileremo noi nutrendocene. Muscolo di grano, in possesso di tutte le proteine necessarie, giuste calorie, zero carboidrati e zero grassi saturi, non intende eliminare la carne, ma si pone come cibo alternativo almeno nei giorni che si vuol far riposare un po’ il nostro corpo, ed in particolare il nostro fegato.
Enzo Marascio, una trentina di anni fa, per risolvere alcuni problemi seri della sua salute, causati da una alimentazione non adeguata alle necessità del suo corpo, si adoperò per cercare delle alternative, rispettanti anche il palato e l’occhio, che in qualche modo soddisfacessero in toto le sue necessità e quelle della sua famiglia, dei figli in particolare che, crescendo con una alimentazione non corretta, non andassero in contro ai suoi stessi problemi. Si ricordò di quanto gli raccontava il nonno quand’era piccolo, e cioè che la carne dei poveri era la pasta accompagnata dai legumi … e da lì iniziarono i suoi studi e i suoi esperimenti. Scoprì che il grano possedeva pelle, muscolo e cotenna: fu l’illuminazione che lo portò alla creazione di Muscolo di Grano , ovvero una lavorazione speciale di farina di grano con farina di lenticchie, ed altro che rappresenta, logicamente, il suo giusto segreto. Però, importantissimo, è sottolineare che la farina di grano usata nella lavorazione proviene da una pianta non modificata geneticamente, quindi non causa di allergie varie che hanno portato a sviluppare nel tempo la famigerata ” celiachia “, malattia allergica del secolo che colpisce le persone di costituzione più debole quando assumono prodotti, appunto, a base di grano modificato, quello maggiormente presente sul mercato.
Io ho sposato la causa di Muscolo di Grano e del suo profeta ormai da molti anni e la mia salute e quella del mia famiglia sono decisamente migliorate, tant’è che mi onoro del pregio di esserne diventato testimonial ufficiale. Infatti nella foto sopra mi vedete insieme a Enzo Marascio festeggiare la vittoria dell’Oscar Green a Expo Milano. Ne sono orgoglioso, anche per la consapevolezza che Muscolo di Grano, oltre a migliorare la qualità della vita di ognuno, in un futuro prossimo sarà anche in grado di offrire benefici all’occupazione agricola, creando molti posti di lavoro, e non solo in Calabria o in Italia, … ma in tutto il mondo, e, ne sono più che convinto!
Un “RE’ nell’Agricoltura Biologica…
Presentazione del ” Muscolo di Grano “, l’alternativa Sana alla Carne,
REGIONE CALABRIA a EXPO MILANO 2015…
PALAZZO ITALIA CORRIERE DELLA SERA e PALAZZO COLDIRETTI
Il 2 ottobre 2015 a Expo Milano a cura di Coldiretti Nazionale alla presenza del Ministro Martina e del Dr. Sala a molte altre Personalità dello spettacolo e dello Sport ecc. verrà assegnato il RICONOSCIMENTO con Proclamazione e Cerimonia ufficiale del Prodotto di Agricoltura Biologica che rappresenta la Novità assoluta della manifestazione Milanese.
Spicca tra Tutti il “Muscolo di Grano” con forti possibilità di Vittoria finale.
Questo innovativo alimento Bio è tra i 15 Finalisti su 1582 e rappresenta l’Unica Azienda Calabrese presente ad Expo Milano.
La Cerimonia verrà ripresa dalla RAI e CANALE 5 ed altri. Gli Inventori di questa straordinaria scoperta saranno presenti al completo per spiegare la incredibile Muscolatura, con Cotenna e Pelle che il Grano ha mostrato di avere e per l’Unicità Mondiale di tale scoperta frutto dell’ingegno del Calabrese Enzo Marascio che mette tutti d’accordo sia i Vegani sia gli Onniveri.
Inoltre qualche giorno prima e cioè, il 29 settembre sempre a Expo Milano la Regione Calabria, con in testa il Presidente Oliverio ed i suoi Massimi dirigenti presenterà in Anteprima Nazionale con il Titolo:
LA CARNE DEL FUTURO: IL MUSCOLO DI GRANO
una Conferenza Stampa con Degustazione presso Palazzo Italia Corriere della Sera,
Questo è molto significativo perché rappresenta per la prima volta nella storia la accettazione Vegana di una Governanza Statale Ufficiale.
Carissimi amici, da una vita ormai vi parlo di Muscolo di Grano e delle sue infinite qualità. E’ con orgoglio che oggi vi propongo un articolo appena pubblicato da Il Sole 24 Ore food e firmato da Donata Marrazzo. Non ho altro da aggiungere se non invitarvi a leggere il post e ad andare a visitare il sito di Muscolo di Grano.
SUCCULENTA E SAPORITA, MA NON E’ CARNE. ECCO LA BISTECCA DI GRANO.
Non è tofu, non è seitan, non è tempeh: somiglia alla carne, ne ha il colore e la consistenza, compresa pelle, muscoli e cotenne, ma è un prodotto completamente vegetale. Biologico e italiano. E’ opera di un calabrese di Isca Marina (provincia di Catanzaro) che anni fa dovette trovare un’alternativa salutista a salsicce e bistecche, dopo una diagnosi di diabete mellito (accompagnato da ipertensione). Negli anni Enzo Marascio ha affinato una ricetta rivoluzionaria, quella del Muscolo di grano.
Frumento e lenticchie, la ricetta del Muscolo di grano
Si ottiene mixando in un recipiente la farina di frumento (Senatore Cappelli) e quella di legumi (prevalentemente lenticchie) per migliorare il prodotto dal punto di vista nutrizionale e aggiungendo una miscela di acqua e olio. Si amalgama il tutto fino a creare un composto che lentamente cambia colore e modifica la consistenza. Si profuma con erbette e rosmarino. Poi l’impasto riposa. Dosaggio degli ingredienti, tempi, lavorazione: «Non c’è nulla di segreto – precisa Marascio – è un procedimento del tutto personale con cui realizzo rollé, prosciutti, bistecche, anche nduja e soppressate». Perché a seconda della carne vegetale da produrre, il commercialista di Isca Marina cambia la struttura del suo impasto. E con l’aggiunta delle spezie rinnova il sapore.
Dalla Calabria a Expo per combattere la fame nel mondo
Fra qualche settimana il Muscolo di grano sarà in mostra a Expo 2015, per rappresentare la Calabria insieme a tutte le rinomate eccellenze della regione. E offrirà molti spunti di riflessione: la coltivazione del grano di taglia ridotta (“nanizzato”) e le sue mutazioni genetiche, l’alimentazione vegana e vegetariana, il problema della diffusione della celiachia, quello della fame del mondo. Enzo Marascio, in realtà, intende dare davvero con il suo prodotto un contributo per combattere la fame nel mondo. Farlo diventare il cibo del futuro (è privo di colesterolo e ha un alto contenuto di fibre e proteine). A costi bassissimi: le materie prime per produrre 1 kg di carne da agricoltura costa meno di 1 euro. L’imprenditore calabrese è pronto a consegnare il suo brevetto alla Fao, con cui ha già contatti.
L’attitudine zen di un vegano integrale
Vegano integrale, con un’attitudine vagamente zen, Enzo Marascio ha cresciuto con grano e legumi tutta la sua famiglia: «Dobbiamo avere più rispetto per la natura, comprendere che la mucca ci serve per il latte, la gallina per le uova, il melo per le mele». Così la scelta di eliminare la carne dalla sua tavola ha raggiunto motivazioni etiche. Oggi la figlia è crudista, il figlio e la moglie vegetariani. «Tutto è iniziato quando i bambini andavano a scuola: ero contrario alle merendine consumate durante la ricreazione o ai pasti della mensa. Con le mie patologie sapevo quali fossero i rischi. Ma non volevo che i miei figli si sentissero discriminati. Così cercavo di rendere le mie frittelle vegetali sempre più saporite e simili nell’aspetto al pollo che consumavano abitualmente i compagni di classe. Com’è finita? Che gli altri bambini mangiavano le frittelle dei miei figli, e così ho cominciato ad aumentare le dosi».
Vip tra i consumatori vegani e vegetariani
Nel piccolo laboratorio calabrese, Marascio prepara il suo Muscolo di grano per la sua famiglia e una clientela selezionata. Tra i consumatori molti vip (Jovanotti, Fiorello, Lorella Cuccarini, Marco Columbro), compreso Marco Bianchi, il giovane “chef ricercatore” della Fondazione Veronesi. Perfino Bill Gates, impegnato da anni in progetti contro la fame nel mondo e tra gli investitori di Beyond Meat, società che produce derivati della soia (carni sintetiche e proteine vegetali), conosce il muscolo vegetale made in Italy. «Cinque anni fa a Londra – racconta Enzo – due cuochi lo prepararono per Paul McCartney». Ma oggi incentivare la produzione significherebbe avere più grano a disposizione, prenotarlo con anticipo. L’industria alimentare manifesta interesse. Ma Marascio non è precipitoso.
A Minneapolis la prima macelleria vegana
Nel mondo aumenta ovunque il consumo di carne vegetale: in Italia vegani e vegetariani sono circa 4 milioni (dati Eurispes). Spesso in cucina trovano ispirazione nelle tradizioni asiatiche: mangiano tofu, che è un derivato della soia, il seitan, prodotto con la farina integrale di grano tenero, il tempeh che si ottiene con la fermentazione dei fagioli di soia cotti. A Minneapolis due fratelli, grazie al crowdfunding, hanno aperto la prima macelleria vegana: salsicce, filetti e pancetta “free meat”, da agricoltura a km0, accompagnati da sciroppo d’acero, salsa di soia, polvere di barbabietola e di cipolla, nettare di agave e mirin. Hanno motivazioni forti: «Lo sfruttamento agricolo e le emissioni di gas serra, la deforestazione, l’ inquinamento, lo smodato consumo idrico, di suolo e di carburante, l’ utilizzo di fertilizzanti e di mangimi». E la volontà di risparmiare maltrattamenti a miliardi di animali.
L’amico Enzo Marascio, … inventore diMuscolo di Grano, la carne vegetale fiore all’occhiello della creatività italiana e famosa in tutto il mondo in quanto gustosissimo al palato nonché ricco di tutte le proteine della carne, ma con zero contenuto di grassi saturi e, quindi, colesterolo, … mi ha fatto recapitare via Facebook un importantissimo post dedicato al prof. UmbertoVeronesi, con delle sue considerazioni essenziali per la nostra salute.
Umberto Veronesi: ” Vi svelo perché nessuno vi dice che la carne è cancerogena “
Umberto Veronesi continua la sua lotta contro le diete ricche di carne e spiega perchè esiste ancora troppa disinformazione sulla questione.
Umberto Veronesi non ci sta, e continua la sua propaganda contro il consumo di carne.
Dopo diversi studi si sente sicuro nel poter affermare che chi si alimenta di prodotti animali si espone ad un rischio maggiore di contrarre diversi tipi di patologie.
I carnivori corrono un rischio maggiore di tumore, sia al seno, che al colon, che ai polmoni e via dicendo.
Inoltre Veronesi sostiene che mangiare carne induce ad un maggior rischio di malattie metaboliche e disturbi cardiovascolari, collegati a valori errati del colesterolo, diabete e anche obesità.
“Le riviste medico scientifiche più accreditate sono sul libro paga delle multinazionali farmaceutiche e pubblicano solo ciò che è consentito loro di pubblicare o ciò che è imposto loro dalle suddette multinazionali. Molti medici e ricercatori sono coscienti degli effetti dannosi del consumo della carne, ma hanno le mani legate. Io che sono uno scienziato di fama internazionale posso prendermi il lusso di fare queste dichiarazioni, se lo facessero loro molto probabilmente non lavorerebbero più.
L’industria alimentare e le multinazionali farmaceutiche viaggiano di pari passo, l’una ha bisogno dell’altro e queste due entità insieme generano introiti circa venti volte superiori a tutte le industrie petrolifere del globo messe insieme, potete dunque capire che gli interessi economici sono alla base di questa disinformazione. Ogni malato di cancro negli Stati Uniti fa guadagnare circa 250.000 dollari a suddette multinazionali, capirete che questa disinformazione è voluta ed è volta a farvi ammalare per poi curarvi.”
Quest’oggi l’attenzione di Famiglie d’Italia si sofferma su due post del giorno che, a seguito di ricerche e studi approfonditi sul tema, consigliano di non abusare del consumo di carne animale per non mettere a rischio la propria salute. Alternativa, prodotti al Seitan o, meglio ancora, Muscolo di Grano, foto in alto, la carne vegetale che vediamo mentre viene affettata dal suo inventore Enzo Marascio, ( cliccare sul link per meglio comprendere ) aiutano a risolvere i dubbi e… a stare meglio.
analisi su 258 studi dagli anni ‘50 ad oggi
La dieta vegetariana abbassa la pressione
Chi non mangia carne ha una massima di 7 mmHg più bassa e una minima di 5 mmHg inferiore
( fonte:CORRIERE DELLA SERA.it ) Rinunciare alla carne a mangiare vegetariano potrebbe aiutare gli ipertesi ad abbassare la pressione del sangue. Lo dimostra una corposa analisi su 258 ricerche che hanno studiato vegetariani e onnivori dagli anni ‘50 ad oggi (inclusi 32 studi osservazionali e sette trial controllati), diretta dai ricercatori giapponesi delle Università di Osaka e Tokyo insieme a colleghi di Washington e Pittsburgh. L’analisi è stata pubblicata su Jama Internal Medicine.
I NUMERI – Gli studi osservazionali hanno mostrato che i vegetariani avevano una pressione sistolica (massima) di 7 mmHg più bassa rispetto ai mangiatori di carne e una pressione diastolica (minima) di 5 mmHg inferiore. I partecipanti vegetariani ai trial clinici avevano invece, rispettivamente, una pressione di 5 e 2 mmHg inferiore rispetto ai non vegetariani.
FIBRE E POTASSIO – «Consumare frutta, verdura, cereali e legumi significa aumentare il contenuto di fibre e di potassio, elementi in grado di ridurre i valori sistolici e diastolici – scrivono gli autori -. Per alcune persone correggere l’alimentazione può bastare a mantenere la pressione nella norma senza ricorrere ai farmaci».
Secondo una ricerca USA, mangiare carne di animali alimentati con AGEs può portare a lungo termine all’insorgenza di Alzhaimer e malattie degenerative del cervello
Arrivano brutte notizie per gli amanti della carne. Secondo i ricercatori dell’Icahn School of Medicine di Mount Sinai, l’assunzione di bistecche e simili favorirebbe l’insorgenza della demenza e dell’Alzheimer, una delle malattie simbolo del 21esimo secolo. La causa di questa problematica è legata agli AGEs, una sostanza che si crea quando le proteine e i grassi reagiscono con lo zucchero.
La carne è nemica del cervello
Dallo studio dei ricercatori statunitensi è emerso che gli animali nutriti con alimenti ad alto contenuto di AGEs registravano un aumento allarmante delle proteine marcatrici dell’Alzheimer nel cervello e mostravano dei primi sintomi della demenza. “Ingeriamo queste tossine in enormi quantità nel corso della nostra vita. – ha spiegato Helen Vlassara, il primo fra gli autori della ricerca – Il problema principale non è tanto l’assunzione di queste sostanze, ma l’accumulo, che con il tempo e l’età può promuovere l’infiammazione cronica nel corpo”.
Gli esperti non vogliono certo spingere verso l’adozione di una dieta vegetariana, che comunque ha effetti benefici comprovati, ma consigliano comunque di aumentare le dosi di frutta e verdura nella propria dieta. Per quanto riguarda la cura per l’Alzheimer, che pare sia favorito anche da elevati livelli di stress, i ricercatori hanno sperimentato con un discreto successo l’uso del resveratrolo, una sostanza contenuta nella buccia dell’uva.
Adottiamo una famiglia in difficoltà: riparte ufficialmente la campagna
… Adottiamo una famiglia in difficoltà… è un’iniziativa che invitaogni famiglia a cui avanzi qualche euro, invece di depositarlo tutto sul proprio conto corrente, ad adottare una famiglia che conosce e che sa che è in difficoltà. Può accompagnarla una volta al mese ad un supermarket ed offrirle la spesa, adottando la formula, per non offendere, ” … a buon rendere, non si sa mai… “. Otterrà due risultati: aiutare chi ha bisogno ed immettere del denaro nel mercato. Questo consentirà di vivere meglio la crisi e di facilitarne una via d’uscita. State certi che ciò che avrete dato non sarà stato sprecato ed, in qualche modo, lo vedrete restituito.
” Adottiamo una famiglia in difficoltà ” è una proposta che non avrà un adeguato appoggio mediatico, ma che voi sarete in grado di far conoscere ed apprezzare con il vostro agire e con l’impegno di spargerne parola. Noi di Famiglie d’Italia lo ricorderemo ogni giorno da questo blog e voi, in qualche modo, fatemi sapere se l’iniziativa prenderà corpo, usando l’anonimato più discreto…grazie!
Continua il mio viaggio fra le ” Eccellenze d’Italia“: ma quella di oggi è proprio un’eccellenza speciale, ” over the top “, come si usa ormai dire per qualcosa di veramente eccezionale… Ieri sera, in una cena speciale da me organizzata per degli amici appena conosciuti, ho fatto vivere loro un’esperienza nuova e speciale. Li ho fatti toccare con mano, o meglio ancora, gustare col palato, lasciandoli sbalorditi e fidelizzandoli a vita, un prodotto del quale a voi racconto da tempo e in modo sempre più che positivo. Un cibo innovativo, che ogni volta che gusto, e da anni ormai, trovo ogni volta sempre più incredibile e unico: il ” Muscolo di Grano “, creato molti anni fa dal ” genio ” italico di una persona diventata ormai per me un amico carissimo ed insostituibile, Enzo Marascio ( nella foto mentre affetta la sua ” creatura ” ). Io posso anticiparvi ed assicurarvi che questo ” magico ” prodotto, ormai riconosciuto nel mondo come ” eccellenza ” d’Italia, contiene tutte le proteine della carne, ma… a differenza della carne, essendo a base vegetale, è totalmente privo di grassi saturi, ovvero il famigerato colesterolo. Ma per meglio entrare nel mondo di questa prelibatezza e saperne qualcosa di più consiglio, come sempre, di cliccare su www.muscolodigrano.biz , sito dal quale ho estratto quanto andrete a leggere di seguito.
Né carne, né prosciutto A tavola c’è muscolo di grano
Bistecche, roast-beef, spezzatino, cotolette, melanzane ripiene, polpettine,prosciutti.
Una tavola imbandita come tante. Certo l’aspetto è dei migliori e il primo, classico istinto è quello di prendere forchetta e coltello e sedersi a mangiare.
Ma è lo stesso padrone di casa a svelare ciò che si nasconde dietro le apparenze: è tutto a base di frumento.
Si stenta a credere ai propri occhi, ma sono anni ormai che Enzo Marascio, calabrese di Isca sullo Ionio, 50 anni, sposato e padre di due figli, ha sostituito la carne con i suoi prodotti a base di grano.
Il protagonista di questa storia non è un agronomo o un chimico. In passato aveva un piccolo laboratorio per la lavorazione delle pelli e oggi si occupa d’intermediazioni immobiliari. Ma c’è qualcosa che ha “cambiato” la sua vita. L’ipertensione e il diabete lo hanno costretto da una quindicina d’anni a una dieta vegetariana.
“Ora però – dice – mi ritengo fortunato, perché dopo molti tentativi il mio muscolo di grano non ha niente da invidiare alla carne, ai prosciutti, alle mortadelle né dal punto di vista nutrizionale, né per quanto riguarda il gusto”.
Provare per credere
Il segreto sta tutto qui: nel muscolo di grano. Così Enzo Marascio ha chiamato il suo impasto a base di farina di frumento, farina di legumi o di soia, acqua e olio con l’aggiunta di spezie. Una miscela dalla quale riesce a trarre i suoi prodotti. Ma è possibile – viene da chiedersi – che da un impasto di farine nascano alimenti simili alla carne per aspetto, consistenza e gusto? Per quanto possa sembrare strano è proprio così.
Sulla bistecchiera, la fettina di muscolo di grano è praticamente uguale a quella tradizionale. Certo inizialmente, durante la cottura, il colore non è il rosso tipico della carne al sangue, ma un giallo opaco. Messa nel piatto, però, ha le sembianze della classica bistecca. Ciò che l’occhio non vede, non sfugge comunque all’olfatto e al palato. Qui si entra nel campo dei giudizi soggettivi.
L’odore richiama leggermente quello del pane appena uscito dal forno. Al primo boccone si ha la sensazione di assaggiare qualcosa dal sapore molto simile a quello del fegato o carne miscelata a funghi, con un retrogusto particolare, dato anche dal peperoncino di cui si scorgono i pezzetti. Colpisce la consistenza: il prodotto non è per nulla gommoso, anche se il taglio con il coltello rivela una morbidezza che per forza di cose è maggiore rispetto a quella di una bistecca.
Non solo bistecche
Sulla tavola, non ci sono solo bistecche e arrosti. Campeggia un piatto di spezzatino di muscolo di grano ai funghi: due sapori che si sposano bene. Ma c’è qualcosa che richiama subito l’attenzione: gli affettati. Hanno un colore particolare, rossastro. “Nessun colorante – precisa Enzo Marascio – perché per dare questo aspetto, aggiungo al muscolo di grano semplicemente della salsa di pomodoro”. Ciò che si ha di fronte sembra quindi del prosciutto cotto, anche se con un sapore diverso e magari più intenso. Fa anche un certo effetto provarlo nei toast. Viene da dire: tutto qui? Eppure si parla di alimenti prodotti con il grano. Meglio quindi fare un passo indietro.
Spero di aver positivamente incuriosito al punto giusto chi ancora non conosce Muscolo di Grano. L’incontro con questa eccellenza italiana lo deciderete voi, quello che io posso consigliarvi e di accelerane l’avvento al massimo: ne riceverà un beneficio la vostra salute.
Soffermatevi con attenzione su questa notizia e sul link aggiunto in calce: La nostra vita è sempre più nelle mani di speculatori senza scrupoli che mettono al primo posto il business, specialmente nell’alimentazione. Noi siamo quello che mangiamo, non dimentichiamolo mai! Ci fidiamo troppo di tutto e di tutti, e questo a scapito della nostra salute e quella dei nostri figli. Nell’articolo che segue si descrive lo scenario di un gruppo internazionale che, venuto a conoscenza di un qualcosa di veramente pericoloso presente nei propri prodotti, non avverte subito il mondo ma, in qualche modo, studia prima il sistema per far sì che il tutto avvenga nel modo aziendalmente più indolore. Il latte è il primo alimento di un bambino e su di esso si scatenano le offerte: è sempre più difficile valutare quella giusta! Questo blog da tempo cerca di informarmi sul ” meglio ” e presto, proprio sul latte, vi informerà su un prodotto genuino ed altamente innovativo sia al latte vaccino che di soia e di riso, creato da Enzo Marascio, l’inventore del Muscolo di Grano, prodotto alternativo alla carne, eccellenza italiana da tempo conosciuta ed apprezzata in tutto il mondo. Per ora vi lascio in sospeso, ma vi anticipo che sarà qualcosa di veramente incredibile e salutare.
Sospette partite di prodotti contaminate. Gigante agroalimentare Fonterra nella bufera:
È il primo gruppo esportatore mondiale di derivati del latte, vale un terzo dell’economia neozelandese e lo scandalo dell’agroalimentare,latte neozelandese, latte al botulino che lo vede coinvolto potrebbe avere effetti catastrofici sull’ economia del paese australe.
Sempre più nazioni infatti, hanno deciso di ritirare i prodotti della Fonterra che si presume possano essere contaminati dal batterio.
Anche Danone ha richiamato da numerosi paesi dell’Asia alcune partite di latte in polvere per bambini di marca Danone,.
Lo scandalo ha gettato nell’incertezza i consumatori in Cina. “Credevamo di essere al sicuro, ma questo dimostra che nemmeno i prodotti esteri lo sono. Adesso dobbiamo davvero pensare a cosa dare al bambino”, dice un acquirente cinese.
Dalla politica alla gente comune tutti sono d’accordo nel criticare Fonterra per il ritardo con cui ha richiamato i lotti sospetti. Questo ritardo potrebbe costare carissimo al gigante agroalimentare che muove quasi 7 miliardi di euro all’anno.
“I consumatori avrebbero dovuto sapere da subito se c’erano problemi”, dice una madre neozelandese.
Il ritardo ha avuto anche l’effetto di provocare il panico. Centinaia le telefonate ai centri di assistenza neozelandesi. “Le chiamate aumentano in modo esponenziale eva sempre peggio”, dice un’assistente telefonica.
Il sospetto della presenza di botulino riguarderebbe appena tre lotti di siero di latte in giro dall’anno scorso. Un ritardo che potrebbe costare carissimo a Fonterra e all’intera economia neozelandese.
Il muscolo di grano è l’alternativa italiana al seitan, per via delle innumerevoli caratteristiche in comune con questo alimento. Diversamente dal seitan, il muscolo di grano è meno conosciuto, fu creato da Enzo Marascio nel 1992 in Calabria.
Possiamo considerarlo un preparate a base di farina di frumento della qualità Cappelli, farina di legumi o soia, olio e spezie. L’unico sale aggiunto in quest’alimento è il cloruro di sodio, il prodotto nel corso di questi anni è stato perfezionato per fare origine all’arrosto.
Pensate che il prosciutto derivato dal muscolo di grano si può affettare come se fosse il classico prosciutto di maiale.
Le caratteristiche nutrizionali del muscolo di grano
Moltissime persone si chiedono quali sono le caratteristiche nutrizionali. Il muscolo di grano è un alimento dalle spiccate proprietà proteiche (garantite dal glutine del grano, legumi e dalla soia). La quota proteica e superiore a quella dei carboidrati e dei grassi e visti gli elementi integrati è ragionevole pensare che l’apporto di sette amminoacidi sia essenziale.
L’unica fonte lipidica presente è quella dell’olio extravergine di oliva, mentre l’assenza di nitriti e nitrati e coloranti ne accresce i pregi secondo le direttive della dieta italiana. Il muscolo di grano viene associato al seitan, perché entrambi sono degli alimenti proteici di origine vegetale. In realtà il seitan contiene solo quattro aminoacidi essenziali e l’apporto calorico è inferiore.
Il muscolo di grano nella dieta
Il muscolo di grano può essere utilizzato nell’alimentazione quotidiana come fonte proteine ad apporto nullo di colesterolo. Può essere considerato un’alternativa ai legumi, alle bistecche di soia e al tofu. Vi ricordiamo che non è un alimento equivalente alla carne, visto che non sono presenti tutti gli amminoacidi essenziali.
Questo alimento può essere interessante da integrare all’interno di una dieta varia ed equilibrata. Se avete bisogni di ridurre il colesterolo assunto nei cibi, il muscolo di grano è una valida alternativa, soprattutto dal punto di vista quantitativa. Non è un alimento adatto ai celiaci in quanto la presenza di glutine è molto elevata.
Dove trovare il muscolo di grano? La maggior parte degli ingredienti sono di provenienza limitata alla Calabria, per questo motivo la reperibilità può risultare difficile trovare tutti gli ingredienti. L’unica alternativa rimane internet, dove è possibile trovare tantissimi siti dove i prodotti biologici sono venduti senza problemi.
Siete pronti a conoscere il gusto e i vantaggi offerti dal muscolo di grano?
Il 27 luglio 2012 presso l’ Università Magna Grecia di Catanzaro si sono svolte le lauree specialistiche in management e consulenza aziendale. La candidata Katia Daniele ha sviluppato una tesi di laurea sulle barriere all’innovazione, con relatrice la prof.ssa Maria Colurcio ed il prof. Nicola Ostuni, presidente della commissione, studiando in modo particolare il MUSCOLO DI GRANO, le sue caratteristiche ed i suoi effetti.
Lo scopo del lavoro è stato quello di indagare sul rapporto esistente tra l’impresa agroalimentare e l’innovazione, descrivendo le caratteristiche strutturali, organizzative e le performance del sistema agroalimentare in un orizzonte produttivo e di consumo regionale, nazionale ed internazionale; il tutto al fine di evidenziare le criticità ma anche e, soprattutto, le potenzialità, soffermandosi sul ruolo che rivestono l’innovazione e le sue barriere nel settore agroalimentare.
Analizzando lo sviluppo ed il successo del ” MUSCOLO DI GRANO “, unico alimento al mondo in grado di vantare un così alto apporto calorico in contrapposizione ad uno zero quasi assoluto di grassi saturi, nato da un’idea di Enzo Marascio che gli ha dato anche il nome, si può facilmente comprendere come questo prodotto possa far nascere una miriade di aziende collegate a grappolo tra di esse e rappresentare una ricchezza in più per il sistema agroalimentare italiano.
Cliccando sul link in calce potrete entrare direttamente nel portale dell’Università degli Studi di Urbino e leggere un articolo molto interessante ed analitico del giornalista Andrea Biondi ( nella foto ) dedicato a Muscolo di Grano, dal titolo ” Il prosciutto in una spiga “
Come ho dato spazio e visibilità a tutto ciò che ha rappresentato vessazione e violenza gratuita nei confronti degli animali, così mi pare giusto e doveroso dare voce ad un mondo, quello rurale, troppo spesso superficialmente criticato ed emarginato. Ho voluto permettere al presidente dell’Associazione Cultura Rurale, Massimo Zaratin ( nella foto ), di esporre liberamente il proprio pensiero in modo che chiunque possa sempre avere un metro di paragone su cui meditare e fare le proprie considerazioni. Io amo gli animali con cui condivido gran parte della mia vita, come il mio barboncino Ginger ed il mio gatto Dylan, e li amo come dei veri figli acquisiti e mi preoccupo e mi commuovo quando soffrono, qualsiasi sia la causa, ma nel contempo non posso non preoccuparmi e commuovermi ancor di più per le sofferenze umane, specialmente in tempi duri e disperati come quelli attuali. Gli estremismi non giovano a nessuno: uomini ed animali meritano lo stesso rispetto ed amore, ma tenendo sempre presente il ruolo di ognuno. Essere vegetariani può essere una scelta personale molto apprezzabile ma che non dà il diritto di giudicare chi si ciba di carne animale indicandolo come un assassino crudele. Essere vegetariani è una scelta che non impone scelte altrui. Lo stesso inventore del ” Muscolo di Grano ” , Enzo Marascio, non ha mai preteso con il suo prodotto di sostituirsi alla carne, bensì di offrire un’alternativa per completare l’offerta senza pretendere di prevaricare o giudicare… Ora però preferisco tralasciare ulteriori mie considerazioni ed invitarvi a leggere quanto segue con attenzione ed onestà intellettuale.
CULTURA RURALE: UNA SOLUZIONE PER FAR RIPARTIRE L’ITALIA
C’è da chiedersi di chi è la colpa se l’ Italia è arrivata a questo punto! Pare addirittura che il fenomeno dell’urbanismo, che si trascina dietro la scia del falso perbenismo nei confronti degli animali e la scarsa attenzione per i propri simili, sia direttamente proporzionale alla crisi che sta attraversando il nostro paese. Un’involuzione di principi e valori che, sottratti all’uomo, vengono riversati sugli “affetti” per gli animali quale a dire che noi non siamo più giusti, che siamo diventati improvvisamente sbagliati per questo mondo.
Ciò che un tempo apparteneva alle nostre anime, ora non ci appartiene più! Quali figli tireremo su in una simile situazione? Bambini che non sanno che la fettina sul piatto è carne vera e non “fabbricata” al supermercato, questo si, il massimo dei dispregi che si possa fare ad un animale morto per noi. Favole stravolte a beneficio di una ideologia che pare lontana anni luce da ciò che eravamo: l’ultima è su Cappuccetto Rosso che non è più nel bosco ma in un parco urbano, è ovviamente vegetariana e si fa accompagnare dalla nonna da un cane randagio; questa, la morte della spiritualità che è invece viva e presente in ogni autentica favola classica, con il bene ed il male che è pura concezione umana e non appartiene certo alla neutralità della natura.
Certe volte penso che la nostra generazione sia veramente l’ultima testimonianza di un mondo che si sta spegnendo, di un mondo che sta insegnando ai più piccini che il cacciatore ed il pescatore sono assassini, che l’allevatore di animali è un aguzzino, che mangiare carne è nutrirsi di sangue dei nostri fratelli, che la nostra vita vale come quella di uno scarafaggio. Le nostre campagne scompaiono per dar spazio ad altra cultura urbana, quella del cemento e dell’asfalto, mentre quelle che si salvano vengono spesso trasformate in parchi urbani, magari con panchine e lampioni per il divertimento di stralunati cittadini che passeggiano, credono loro, immersi nella natura, solo alla domenica!
Se è vero che il denaro ha distrutto l’uomo, tutto questo ne è la massima espressione.
Quest’uomo però non si rende ancora conto che alimentando l’ideologia lontana dalla natura, un po’ per troppi interessi economici a beneficio di pochi, un po’ per lo scarso interesse che tuttavia i cittadini riservano a queste questioni, impegnati come sono a far quadrare i conti a fine mese, la nostra vera economia sta morendo, portando ulteriore distruzione e povertà.
In Italia, l’impatto economico del mondo della caccia è di 2,5 miliardi di euro, con una richiesta di occupazione di oltre 60.000 addetti. Stessa cosa dicasi per il settore della pesca sportiva, per non parlare di quella professionale. Gli allevatori italiani sono riuniti in circa 200.000 imprese che danno lavoro, per l’intero settore, a circa un milione di persone. L’Italia che produce, siamo noi! L’Italia che qualcuno vorrebbe far sparire, assieme ai valori che milioni di italiani portano con sé e che, con non poca fatica, vorrebbero continuare a trasmettere ai propri figli. L’ambientalismo ha virato improvvisamente verso l’animalismo più estremo, auspicandosi un uomo del tutto vegetariano! A nessuno di questi signori interessa se le specie alloctone bruciano ogni anno biodiversità e miliardi di euro agli italiani; interessa solo a chi l’ambiente lo vive e con esso ne trae giovamento e mantenimento per la propria famiglia. Da questi ultimi dobbiamo ripartire!
Recentemente, il nostro mondo sta prendendo coscienza di queste nuove necessità e s’impegna ad esprimere insieme alle altre componenti del mondo rurale anche realtà associative coerentemente impostate. E’ la voce di chi sa quanto sta dando al proprio Paese in termini di sacrifici e soprattutto in termini di valori e principi da trasmettere alle future generazioni. Non possiamo più tergiversare, dobbiamo far conoscere chi siamo e cosa rappresentiamo perchè la storia insegna che ideologie estremiste spazzano via in poco tempo un mondo, un mondo che ci appartiene e che saggiamente ha saputo trasmettere territori integri fino ai giorni nostri, ricavandone frutti che tutti ci invidiano.
Il nostro obiettivo deve essere quello di portarela Cultura Rurale nelle scuole, di far capire agli italiani che chi produce con l’agricoltura e l’allevamento lo fa positivamente anche per l’ambiente, che non esiste miglior svago per l’anima che un contatto semplice e puro con la natura da vivere, e che il miglior tesoro che possa custodire l’uomo è insito in tutte quelle attività che gli permettono questo contatto, come appunto la caccia, la pesca e la raccolta. Vogliamo rappresentare semplicemente la coesione delle forze sociali che appartengono al nostro mondo, al nostro modo di essere, di vivere e di trasmettere cultura.
Un appello va rivolto alle nostre associazioni venatorie e di settore: continuino giustamente a battersi (o a non battersi) per una modifica di legge sulla caccia ma tengano bene a mente che questa non risolverà il gravissimo problema che noi tutti stiamo attraversando se non facciamo rientrare le nostre lecite esigenze in un contesto più ampio, in una società molto diversa rispetto a quella che ci ha cullati .
Un appello anche agli agricoltori ed agli allevatori: rendiamoci partecipi nella coesione delle categorie rurali affinché non ci impongano nei nostri territori nuove antropizzazioni urbane ma nemmeno ci obblighino a vivere in un ambiente in cui la natura viene congelata e lasciata a sé come i parchi. Rendiamoci attivi affinché le istituzioni producano leggi per il mantenimento sia delle zone selvagge che delle zone rurali, con le loro attività sostenibili e positive per l’ambiente e la biodiversità.
Infine un appello a tutti i cacciatori: se siete convinti che alla società urbana, quella che non ha avuto la fortuna di vivere con e per la terra, noi possiamo insegnare qualcosa di veramente importante, che il nostro stile di vita è la stessa nostra vita e quella dei nostri figli, ci si impegni affinché questo nuovo modo di concepire il nostro stare insieme, lontano dalla politica, ma così vicino e devastante per la stessa se parliamo attraverso un’unica voce, si radichi in tutto il territorio nazionale, dalla Sicilia all’estremo nord.
Siamo nel giusto, ne sono convinto, e se questa umanità si meriterà di continuare nel suo cammino, ce la faremo sicuramente!
Cari amici, questo fine settimana vi offro l’occasione di una sana e serena riflessione, invitandovi ad aprire un piccolo video clip inviatomi dall’amico Enzo Marascio ( l’inventore del Muscolo di Grano, alimento naturale che non sfigura su una tavola imbandita, ma ne completa l’offerta) e dedicato ad un breve racconto di Olivier Clerc (Olivier Clerc – Wikipédia ), scrittore e filosofo che, attraverso la metafora, mette in evidenza le funeste conseguenze della non coscienza del cambiamento, che infetta la nostra salute, le nostre relazioni, l’evoluzione sociale e l’ambiente. Un condensato di vita e di saggezza che ciascuno potrà piantare nel proprio giardino per goderne i frutti. Il racconto si intitola ” Storia di una ranocchia “
Guardando questo video non vi sarà sfuggito che nel nome del progresso, della scienza e del profitto si effettuano continui attacchi alle libertà individuali, alla dignità, all’integrità della natura, alla bellezza ed alla gioa di vivere… lentamente, ma inesorabilmente, con la costante complicità delle vittime, inconsapevoli ed ormai incapaci di difendersi per cui, buon weekend a tutti ma, mi raccomando, non abbassate mai la guardia!
Oggi vi propongo una notizia molto interessante. Riguarda un’iniziativa, secondo me saggia, presa dal governo di uno Stato, la Danimarca, che ha a cuore la salute dei propri cittadini. I grassi saturi sono la causa primaria dell’obesità e di molte malattie collaterali dovute all’eccesso di colesterolo che circola nel sangue. Non è difficile paragonare l’importanza di tali danni a quelli procurati dal ” fumo “, per cui, se quest’ultimo viene tassato per diminuirne l’uso ed evidenziarne i pericoli, il sottoscritto, pur essendo contrario all’abuso della tassazione che così male influisce sulle nostre tasche già fin troppo tartassate, penso che quest’ultima potrebbe servire da deterrente e fornirebbe l’occasione per usarne i proventi in modo saggio, destinandoli alla ” ricerca “. Penso veramente che i ” grassi saturi ” debbano essere limitati al massimo ed è proprio per questo motivo che io spesso ricordo l’esistenza di un prodotto ” miracoloso ” in materia, il Muscolo di Grano, gustosissimo al palato ericco di tutte le proteine necessarie al corpo, nonché assolutamente privo dei famigerati ” grassi ” in oggetto. Sull’argomento odierno vi propongo un post firmato da Elmar Burchia ed edito da Corriere della Sera.it
In Danimarca la prima tassa sui ” Grassi “
” Fat Tax ” su tutti gli alimenti, in proporzione ai ” grassi saturi ” . E grazie al burro le casse dello Stato si gonfiano.
MILANO – Ogni anno i danesi si trovano ai primi posti delle classifiche come popolo più felice del mondo. I motivi sono molteplici e noti. Certo, la Danimarca non ha l’euro e vive le turbolenze della moneta unica e della crisi economica con relativo distacco. Tra le uniche preoccupazioni c’è la propria corona che Copenaghen conta non si apprezzi troppo. E la salute dei propri cittadini. Nonostante meno del 10 per cento dell’intera popolazione risulti essere clinicamente obesa, una percentuale ben al di sotto della media europea, dal primo ottobre è entrata in vigore una tassa sui grassi saturi contenuti negli alimenti. Lo scopo? Salvaguardare la salute pubblica del popolo danese, ma soprattutto rimpinguare le casse dello Stato. Con la «fat tax» arriveranno infatti ogni anno non meno di 200 milioni di euro.
TASSA SUL GRASSO DANESE – Da sabato 1° ottobre in Danimarca viene applicata quella che è considerata in assoluto la prima «fat tax». E tutto (o quasi) in nome della salute. Per i danesi che vanno a fare la spesa significa un aumento dei prezzi dei prodotti ad alto contenuto di grassi saturi, i veri nemici delle arterie, poiché accusati di aumentare il colesterolo e favorire di conseguenza l’insorgenza delle malattie cardiovascolari. I ricercatori danesi dell’Institute of Food and Resource Economics di Copenaghen convengono sul fatto che il 4% delle morti premature nel Paese siano il risultato di un eccessivo consumo di grassi saturi. Il nuovo provvedimento si applica a tutti i cibi venduti, quale che sia la natura e la provenienza, mentre l’alimento viene tassato in misura degli acidi grassi saturi che contiene. Gli alimenti che subiscono il tributo addizionale più sostanzioso, ha scritto recentemente il Copenhagen Post, sono il burro, gli oli e i prodotti lattiero-caseari in generale. L’imposta per i cibi con oltre il 2,3% di grassi saturi è in misura pari a 16 corone danesi (2,15 euro) al chilogrammo di nutriente. In altre parole: da oggi i danesi dovranno sborsare il 30% in più per una confezione di burro da 250g; l’8% in più per un sacchetto di patatine, mentre un litro d’olio d’oliva costerà loro il 7,1% più del solito. Altri numeri: l’imposta dovrebbe però ridurre il consumo di grassi saturi di quasi il 10 per cento e il consumo di burro scenderebbe secondo le previsioni del 15%.
I GRASSI D’EUROPA – La scelta danese non è isolata, anzi è un esempio che viene seguito da diversi governi europei: la Francia ha deciso di aumentare dal 2012 la tassazione sulle bevande zuccherate, ritenute tra i responsabili dell’aumento dell’obesità in terra transalpina. La cosidetta «tassa sulla Coca Cola» dovrebbe generare 120 milioni di euro in più da destinare alla previdenza sociale. Caso analogo in Ungheria dove a inizio mese è stata introdotta una «tassa anti-obesità», un tributo addizionale sui cibi confezionati ad alto contenuto di sale, di zuccheri o carboidrati, come patatine e cioccolata. Se Finlandia e Norvegia hanno già introdotto questa tassa, anche in Svezia gli esperti spingono per una «fat tax». L’obesità è infatti considerata una vera e propria malattia, spesso complicata da altre patologie (cardiovascolari, respiratorie etc.) e da gravi alterazioni del metabolismo. In Italia sono 5 milioni gli obesi a cui si aggiungono almeno 20 milioni di italiani in sovrappeso, secondo gli ultimi dati diffusi dalla Società Italiana dell’Obesità. Notevoli sono le differenze tra le regioni che vedono la Campania in testa con il 49% di persone con eccesso di peso e la Valle d’Aosta in coda alla classifica con il 23%. Quello che «preoccupa maggiormente», ha affermato invece qualche giorno fa il ministro della Salute Ferruccio Fazio, è l’obesità pediatrica, «considerato che il 35% dei bambini italiani, dunque circa 1 milione, è obeso o in sovrappeso».
Stamattina il nostro post domenicale cambia tipo di animale, nel senso che abbandona quelli umani dei giorni precedenti e sui quali mi è stato difficile trovare parole e giustificazioni a favore, per ricordare quanto di brutale invece avvenga quotidianamente nei confronti di tanti animali, domestici e non. Prendo in prestito un ” ragionamento ” pubblicato da una mia cara amica stamattina su Facebook lo propongo alla vostra attenzione….
ANIMAL PEOPLE stima che 13-16 milioni di cani e 4 milioni di gatti sono macellati ogni anno per consumo alimentare umano in Asia, dal 2003.
“” Spesso si sente dire che i cinesi non amano gli animali. Parlare di ” amore ” è sempre difficile ma, di sicuro, vedere i mercati di animali delle città del sud della Cina e sapere che nei piatti cinesi ci sono cadaveri di cani, e di gatti, a volte bolliti e scuoiati vivi e coscienti, porta alla conclusione istintiva che, decisamente, proprio non amino gli animali.
Anche in altre nazioni in Asia, in… Medio oriente, in America Latina esistono mercati di animali vivi, pronti per essere macellati e mangiati freschi dai clienti, che, di nuovo, smontano completamente la famosa, bellissima frase ” Se i macelli avessero le pareti di vetro, tutti sarebbero vegetariani “.
Qui è diverso, tutto è più nascosto, e i motivi sono tanti e diversi. Forse la necessità di nascondere la brutalità dei macelli, o i metodi di produzione di una pelliccia, in alcune nazioni del mondo nasce anche dal fatto che si instaurano rapporti affettivi fra esseri umani e alcuni, più fortunati, animali definiti spesso ” animali d’affezione ” o, secondo la terminologia anglosassone, ” Pet animals “. O semplicemente ” pets “. Se si instaura il rapporto col “proprio” cane, forse si diventa più “empatici” verso tutti gli animali che, in qualche modo, assomigliano al “proprio”. Ad esempio, negli USA, nazione di forti consumi carnei, la carne di cavallo, pet animal, è spesso considerata ” improponibile ” al pari della carne di cane.
O forse questa è solo una mia idea, forse solo un modo per cercare di capire come sia possibile amare più i cani dei maiali, più i gatti dei conigli, più i cavalli delle mucche. Per me è difficile capire da un punto di vista emotivo queste differenze e, se devo seguire un discorso razionale-scientifico, allora scopro che i maiali hanno una intelligenza più ” umana ” rispetto ai cani e, seguendo la logica specista, dovrebbero avere leggi a loro protezione migliori delle leggi a protezione del cane.
Ma la scienza non c’entra niente quando si parla di affetti, empatia, amore.
Spesso, il primo passo per smettere di mangiare animali – TUTTI gli animali, non solo i ” pets ” – è proprio questo: amare i propri animali. Il proprio gatto, il proprio cane. E fare un collegamento, semplice, ma non banale, non ovvio, non scontato: questi animali, che io amo, sono come gli altri, che io mangio. Per questo accade non di rado che chi fa volontariato in un rifugio per animali, o che si occupa di colonie di gatti liberi – quindi una persona che gli animali li ama veramente, che dedica loro tempo, energie, risorse – diventi vegetariano, o vegano. Altre volte non accade, non si fa il ” collegamento “.
Quali animali si ” amano ” e quali si ” mangiano ” è dunque, sempre solo una questione di abitudine. Non di ” cultura “, non voglio chiamare cultura lo sterminio di animali. Semplice abitudine.
Immaginate un terrificante allevamento e macello di maiali e cani; in Cina potreste vederlo, io l’ho visto. Un cinese in Italia potrà vedere un allevamento e macello di soli maiali. Un italiano, vedendo la macellazione dei cani, dirà che i cinesi non amano gli animali. Ma non rischiamo che un cinese, vedendo ammazzare i maiali, possa dire che gli italiani non sono affatto amanti degli animali, ma soltanto degli IPOCRITI, incomprensibili ipocriti? “”
La nostra amica non ha tutti i torti, in quanto non dovrebbero esistere animali di serie A o di serie B… ma purtroppo così va il mondo e non è facile sempre capire cosa sia giusto e cosa sia sbagliato. Qualche giorno fa, ad esempio, ho sentito la stessa Rita Dalla Chiesa, il cui sincero amore per i nostri amici a quattro zampe è ben noto a tutti, parlare a Forum, con serenità ed indicandolo come prodotto da preferire ad altri, dei cuscini imbottiti di piume d’oche ” quasi ” le oche non soffrano ad essere spiumate, perché evidentemente lei non a conoscenza della cruda realtà ( Quanta sofferenza in un piumino d’oca « Famiglie d’Italia ), come invece da noi rappresentata in un post del 6 ottobre 2010.
L’ideale sarebbe proprio non uccidere nessun animale, usando la loro pelle al massimo dopo che questi sono morti in modo naturale, ma il mondo da che è mondo non va così. Io mi sto trasformando piano piano in vegetariano ricercando le proteine in altri prodotti ( come ad esempio il Muscolo di Grano ), ma queste sono scelte personali che non è facile trasmettere o imporre a tutti… Comunque ringrazio l’amica di Facebook che inviandomi i suoi ” ragionamenti ” mi ha permesso di offrire a questa domenica di settembre un tema di seria riflessione da condividere con gli amici che con affetto ed interesse ci seguono da tempo. Buona domenica a tutti.
Un anno è volato ed a Milano Fa’ la cosa giusta “( www.falacosagiusta.org ) ieri ha riaperto i battenti. Anche quest’anno molti espositori all’insegna della genuinità e del sano vivere. L’alimentazione al primo posto e, come l’anno scorso, è Muscolo di Granoa farla da padrone. Le proposte sono molte e tutte valide, ma voi sapete che questo blog, da quando ha scoperto le qualità di questo incredibile prodotto, unico al mondo nel suo genere e vanto dell’ingegno italiano, lo ha preso a bandiera quale modello di un nuovo modo di vivere la vita a livello alimentare. E’ sempre più difficile trovare di questi tempi buona carne di animale allevato in modo genuino: l’uomo ha bisogno di proteine e la ” carne ” da sempre ne è il primo fornitore riconosciuto: ma la carne, a parte la qualità non sempre primaria, si accompagna sempre più con una certa dose di grassi saturi non molto ” amati ” dal nostro organismo.
Ebbene, Muscolo di Grano, ( nella foto ) è un prodotto a sé, con molte caratteristiche vicine alla carne, ma totalmente vegetale, piacevole alla vista ed ottimo al palato, ma, soprattutto, con tutte le proteine e la assoluta mancanza di grassi saturi, il famigerato colesterolo, come usa denominarlo il mio amico Enzo Marascio, il papà, l’inventore di Muscolo di Grano.
Bene amici, ” Fa’ la cosa giusta ” durerà fino a domenica 27 marzo: consiglio a tutti coloro non troppo lontani da Milano di non perdere l’occasione per farci un salto ed andare a gustare ed a scoprire tante cose buone e sane… perché la salute viene sempre al primo posto. Buon weekend a tutti!
Giovedì 3 febbraio è stata presentata alla stampa la mostra Fluiditas, su idea progettuale di Orlando Monserrat, designer Venezuelano presente a Milano dal 1968 con un negozio ove espone le sue creazioni, lampade da arredamento e punti luce di sofisticata eleganza, semplicità e bellezza.
Questo evento artistico è stato reso possibile grazie alla collaborazione dell’Acquario Civico di Milano che ha messo a disposizione per tutto il mese di febbraio gli spazi espositivi del bellissimo ” giardino d’inverno “, la perla nascosta della palazzina in puro stile liberty inaugurata nel 1906 in occasione dell’esposizione universale,e con il patrocinio diOrlando Monserrat e del Consolato della Repubblica Bolivariana del Venezuela in Milano. (more…)
… è da queste poche righe che mi sento di annunciarvi, in anteprima, che mi sto adoperando insieme a Saverio Mancini, patron delle più importanti manifestazioni musicali calabresi degli ultimi 4o anni, a dare vita ad una Fondazione a nome di Otello Profazio, con sede al 501 Hotel di Vibo Valentia, attraverso la quale approfondire e meglio diffondere l’opera dell’ ” ultimo e più grande cantastorie italiano “, conosciuto e amato in tutto il mondo: Otello Profazio, una leggenda destinata a tramadarsi…
Con queste parole concludevo il post del 27 agosto 2009 dal titolo Otello Profazio, la leggenda continua: ebbene, a distanza di nemmeno un anno, il progetto è divenuto realtà. Ieri sera ad Isca Marina ( Cz ), sulla costa ionica, a casa di un carissimo amico, Enzo Marascio, l’inventore di Muscolo di Grano, che ha dato il ” la ” alla presenza del grande maestro Otello Profazio e di alcuni amici promotori, è stata ufficializzata la nascita dell’iniziativa con la stesura dell’atto costitutivo della Fondazione Otello Profazio, con l’intento di raccogliere l’immensa opera del cantastorie calabrese, amato in tutto il mondo, dando , soprattutto ai giovani, un punto di riferimento artistico in grado di avvicinarli ad un Sud in generale, ma, in particolare, ” ad una Calabria che ha un’infinità di gioielli nel suo scrigno e che vanno tramandati ai posteri “, come affermato da Natalino Licordari in suo recente articolo sulla Gazzetta del Sud.
La Fondazione avrà una sua sede operativa ed espositiva all’interno del Museo degli Strumenti e della Musica Popolare Calabrese di Isca, messo a disposizione dall’omonima Associazione diretta dal giovane musicista e valente ricercatore, nonché assessore alla Pubblica Istruzione per il comune di Catanzaro, Danilo Gatto, ed una sede promozionale, ed anche espositiva, a Vibo Valentia presso l’Hotel 501, curata da Saverio Mancini, come preannunciato l’anno scorso.
Per ora voglio fermarmi a questo, per me, gioioso annuncio, rimandandovi ad un prossimo post più dettagliato e completo.
Si stringerebbe così il cerchio sull’indagine delle molecole che causano la celiachia, l’intolleranza alla proteina dei cereali, il glutine, che può causare seri problemi di assimilazione. Sono state individuate, infatti, le tre molecole tossiche, responsabili del disturbo, ossia i frammenti- peptidi del glutine che scaterebbero la reazione immunitaria nei pazienti. Si tratterebbe dunque di un passo avanti che accelera la corsa verso un ipotetico vaccino contro la celiachia. (more…)
Si è tenuto ieri sera a Roma all’Hotel Rome Cavalieri Waldorf Astoria, organizzato dalla associazione IUS GUSTANDO , il VI simposio gastronomico … de gustibus disputandum est … ars coquinaria giuridica … , disputa culinaria tra avvocati e magistrati, vinta dall’avv. Lanucara con il piatto “ pasta di vitello ripiena “: (more…)
Navigando sul sito di www.promiseland.it un articolo molto interessante a firma di Franco Libero Manco ha fermato la nostra attenzione, convincendoci a proporvelo fedelmente nell’ottica di una campagna di informazione tendente ad evidenziare problematiche e consigli da estendere al maggior numero di lettori raggiungibili. L’argomento, come spesso ultimamente sul nostro blog, è la carne… oggetto di dibattiti accesi nell’analisi dei pro e dei contro, nei quali è difficile sostenere delle tesi equilibrate in grado di soddisfare sostenitori e non. Noi pensiamo che la verità stia sempre ” a metà “: in ogni azione è ” l’abuso ” il male peggiore. Troppa carne sicuramente fa male, in quanto insieme alle proteine contenute si accompagna con grassi saturi e ” scorie ” di medicinali vari assunti dagli animali macellati. Sarebbe opportuno frenare e ritornare, se possibile, ad una diminuzione di ” allevamenti selvaggi ” a favore di quelli più qualitativi… tanto più che sul mercato esistono delle alternative in grado di affiancare l’offerta della carne, come ad esempio il
Oggi, sintonizzandovi sul canale Sky 416, Alice Tv ( ore 8,30– 12,30, oppure 19,30 ) nel corso del programma Casa Alice, incontrerete Marco Columbro che vi inviterà a partecipare dall’11 al 13 giugno in Parco Sempione, nel cuore della città meneghina, alla nuovissima edizione di Milano SaporBio, evento che si farà promotore dei valori portanti del mondo biologico ed ecosostenibile, per sensibilizzare il pubblico verso cibi genuini e pratiche che rispettano l’ambiente.
Ritornando al programma Casa Alice, Marco Columbro parlerà di Muscolo di Grano, il prodotto alimentare, fiore all’occhiello dell’Italia, che sta conquistando tutto il mondo. Sarà coadiuvato da Enzo Marascio, l’inventore di Muscolo di Grano, ed entrambi vi introdurranno in un modo nuovo di alimentarsi sano, con poche calorie, tante proteine e grassi saturi… zero. Buona visione.
Sabato 15 maggio ha visto a Buccinasco l’inaugurazione del nuovissimo ed esclusivo bar-pasticceria S.Event, in via della Resistenza 37. L’evento era in calendario dalle ore 17 in poi, ma la novità rappresentata dalla nuova iniziativa ha fatto sì che già molte ore prima i locali apparissero ” invasi ” da una marea di pubblico entusiasta ed interessato. Un pubblico variegato composto da futuri clienti, amici, autorità comunali e vip uniti dal desiderio di degustare le delicate bontà offerte, frutto di una varietà di prodotti genuini ” adatti a tutti i target: per vegani, vegetariani, per chi ha intolleranze alimentari, chi ama i prodotti da agricoltura biologica o per chi, soltanto, cerca la qualità. “
Marco Columbro, ideatore e promotore del progetto S.Event, ha fatto gli onori di casa intrattenendosi gentilmente con chiunque dei suoi ospiti lo richiedesse, spiegando qualità e sapori di un modo nuovo di intendere e pretendere un cibo più naturale e, preventivamente, curativo in armonia con la natura e gli elementi di una terra che con tanto amore ci ospita ma che poche volte ricambiamo in ugual misura.
Tra i prodotti naturali grande interesse e successo ha ottenuto, come la solito,l’ormai famoso Muscolo di Grano ( vedi Metti una sera a cena…al ” Muscolo di Grano “ « Famiglie d’Italia ), l’enorme scoperta di Enzo Marascio ( nella foto ), capace di creare la “ proteina ” in un composto che tanto assomiglia alla carne ma che tanto da lei si distacca, specialmente nelle sue note più negative relative ai grassi saturi e alle malattie regolarmente apportate da animali prima malamente allevati e in seguito violentemente assassinati e macellati.
Tra i vip che hanno presenziato Jo Squillo, che da anni è un’assidua fans di Muscolo di Grano, è stata colei che meglio ha saputo introdurlo e spiegarlo agli amici presenti.
Comunque, da golosone incallito come sono, non ho potuto fare a meno di assaggiare anche la ” pasticceria ” proposta da S.Event. Una pasticceria all’insegna di prodotti biologici e senza glutine abilmente coniugati nella realizzazione della ” torta S. Event “, destinata a diventare presto uno dei cavalli di battaglia più ambiti.
Gli ideatori definiscono S.Event “ … un locale di frontiera dove tradizione, tendenza e creatività si fondono insieme grazie alla professionalità di un grande giovane chef, Marco De Vincentis ” , ma anche un locale in grado di offrire l’esclusivo servizio di catering take away per gustare in casa una cucina dai sapori unici e genuini, oppure la possibilità di prenotare il personal chef per una cena tutta personalizzata. Inoltre, per i clienti che vogliono scoprire i segreti di una cucina sana e di gusto, S.Event organizza corsi di cucina, anche a domicilio… Insomma, a Buccinasco, a pochi chilometri da Milano, S.Event propone la possibilità di una passeggiata salutare alla ricerca di sapori naturali antichi e, nel contempo, innovativi.
Ieri, ogni telespettatore sintonizzandosi su Uno Mattina ha potuto godere dei privilegi che la Rai è capace di offrire quando svolge il proprio lavoro con attenzione e professionalità, fedele alla verità, indipendentemente dagli interessi che possono essere ” disturbati “. La foto a lato offre un primo piano di Jonathan Safran Foer, giovane scrittore statunitense autore di best seller, nonché l’ultimo e sconvolgente ” Se niente importa, perchè mangiamo gli animali? ” E’ stato ospite in diretta con un collegamento internazionale, durante il quale ha commentato la veridicità di un servizio appena andato in onda nel quale si vedevano animali di tutte le razze nati esclusivamente per il soddisfacimento nutrizionale del nostro corpo, tenuti in cattività in modo crudele e disumano, ammassati l’uno sull’altro, costretti a cibarsi dei propri escrementi o portati ad atti di cannibalismo verso loro simili, colti da crisi di pazzia incontrollabile… una vergogna indescrivibile. Il giovane autore ha spiegato come 55 miliardidi animali destinati al ” consumo ” occupino un terzo del pianeta e siano la causa di oltre il 50% per cento dei gas serra nel mondo ( vedi nostro post del 9 novembre 2009, dal titolo ” Non solo carne… per stare meglio ” ). (more…)
Come vi avevamo preannunciato qualche giorno fa, da domani l’impegno della nostra Associazione comincerà ad aggiungere alle parole anche fatti concreti ed iniziative intelligenti.
ESAE srl, Spin-off dell’Università degli Studi di Milano e FAMIGLIE D’ITALIA sono lieti di
invitarva a partecipare al Convegno “A MILANO SI FA” il giorno 21 gennaio dalle ore 14,00 alle 20,00 presso l’Aula Magna della Facoltà di Agraria in Via Celoria 2, Milano
“A MILANO SI FA“ il giorno 22 gennaio 2010, dalle ore 18.00 alle ore 23.00 presso il Palazzo Rasini Salone di Apollo, Piazza Libertà, 18
Cavenago di Brianza (MB)
Giorni fa è trapelata una notizia sulla quale, stranamente, l’interesse dei media ha sorvolato con sufficienza, per non dire disinteresse assoluto. E dire che l’importanza della rivelazione è epocale: oltre la metà dei gas serra prodotti dall’uomo sono emessi dagli allevamenti industriali di bestiame. Non sono i fumi delle nostre auto o delle ciminiere delle grandi fabbriche, bensì galline, pecore e mucche cresciuti e macellati a milioni giornalmente per alimentarci e…avvelenarci. (more…)