Ieri Berlusconi, alla cerimonia a Milano, per festeggiare i 90 anni di Don Verzé, ha dichiarato la sua felicità per essersi allontanato per un po’ dall’aria avvelenata in cui è costretto a stare in questi ultimi giorni, specialmente quando viene incalzato senza tregua dal suo ” Attila ” personale, Antonio di Pietro. Beato il Premier che riesce a risollevarsi solo allontanandosi per un po’ dal suo campo di battaglia! Noi, invece, non possediamo le sue capacità di ripresa immediata e se l’aria per lui è avvelenata, per noi è decisamente tossica e ce la portiamo addosso perennemente, perché la ritroviamo ovunque… quando sfogliamo un giornale, quando accendiamo la radio, quando navighiamo in internet. (more…)