Vogliamo dei contadini laureati

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foto di Umberto Napolitano.Ieri pomeriggio a Firenze, nella Sala delle Feste del Consiglio Regionale Toscano, si è tenuto un convegno di presentazione del prossimo FloraFirenze 2015, rappresentato dal Direttore Artistico Chicco Pastorino e di EnoAgriArt Italia, quale partner dell’evento, rappresentata dal Presidente dell’Accademia delle Imprese Europea Giuseppe Ariobazzani; convegno che ha avuto come moderatore il prof. Silvio Calzolari, noto orientalista e storico delle religioni. Il sottoscritto ha partecipato come relatore nella veste di Ambasciatore nel Mondo delle Eccellenze Territoriali del Made in Italy, nomina recentemente attribuitami dall’Accademia delle Imprese Europea. Nella foto, in un momento del convegno, sono ritratto con il mio braccio destro nella promozione internazionale e vice Ambasciatore Sergio Gao Shuai, il quale, a sua volta, ha relazionato sul tema ” Arte e cultura dell’alimentazione “.  ” Vogliamo dei contadini laureati ” è stato, invece, il tema del mio intervento, del quale riporto sotto l’intero testo.

Vogliamo dei contadini laureati

” Come artista ho iniziato cantando la protesta giovanile a fine anni ‘60, e poi l’amore negli anni 80. La mia storia la si può trovare su Google. A inizio anni ’90, però, ho deciso di dare una svolta alla mia vita, di appendere all’attaccapanni la chitarra e corde vocali, ed occuparmi di più della famiglia e del mondo reale in cui mi muovevo.

Ed ecco che subito il panorama italico mi è apparso preoccupante e depressivo per via della crisi che stava già cominciando ad affacciarsi per mancanza di lavoro e, conseguentemente, di risorse.  Mi sono adoperato alla ricerca di strumenti che offrissero nuove possibilità di sbocco. Mi sono chiesto i motivi principali di tanto disfacimento e, tra le varie cause, ho individuato uno dei grandi errori fatti nel progetto Italia proiettato verso gli anni 3000,  ovvero quello di aver creato una Nazione di dottori e avvocati, ingegneri, economisti, etc, con tutto il rispetto dovuto alle nobili professioni, ma mettendo completamente da parte una delle scienze che più hanno contribuito a formare ed a far crescere la nostra Italia nel passato non troppo remoto, quella che io amo definire ” la scienza  del lavoro manuale “, costringendo i contadini che non potevano reggere la concorrenza della globalizzazione, ad abbandonare i campi e a  sopravvivere stentatamente.

Per fortuna, però, ultimamente alcune notizie positive stanno arrivando preannunciando un cambio di tendenza: molti italiani, specialmente i giovani, si stanno riappropriando, per necessità, di questa scienza che avevano dimenticato o lasciato troppo frettolosamente a disposizione soprattutto dei lavoratori extracomunitari. Io, anzi, noi siamo convinti che dal ritorno ai lavori manuali, specialmente quelli più vicini ai frutti che può darci madre terra, riprenderà il nostro cammino e la possibilità di ritornare a volare con le proprie ali, per cui, con dei collaboratori appropriati, sto preparando delle proposte con progetti abbinati, convinto che  dall’ Agricoltura si possano ottenere le risorse per salvare l’economia “, quindi dalla terra la speranza di riscatto di una società disattenta e trasandata per la mancanza di lavoro e di prospettive a causa, appunto, delle politiche sbagliate precedenti.

Il mio incontro con l’ Accademia delle Imprese Europea, è arrivato nel momento  appropriato e i nostri progetti si sono immediatamente fusi, avendo alla base la stessa filosofia e la necessità di evidenziare “ Qualità e Tracciabilità “ come cultura a difesa proprio della filiera Agroalimentare Made in Italy, in modo da proporci a noi ed al mondo intero nel modo migliore e pulito, in pieno rispetto dell’Ambiente. Ma di questo meglio vi parlerà il presidente Giuseppe Ariobazzani.

IN CONCLUSIONE, INTENDO RIBADIRE CHE IN UNA NAZIONE IN DIFFICOLTA’, CON I GIOVANI IN CERCA DI LAVORO, CON 10 MILIONI DI FAMIGLIE IN DIFFICOLTA’, RASENTANTE LA POVERTA’, LA TERRA è L’ UNICA VERA FONTE DI SALVEZZA, INSIEME ALLA SUA STORIA ED ALLE SUE TRADIZIONI, E TORNARE ALLA TERRA NON SIGNIFICA ESSERE IGNORANTI O RIGETTARE QUANTO SI E’ STUDIATO, ANZI, MI VERREBBE VOGLIA DI LANCIARE LO SLOGAN

“ VOGLIAMO DEI CONTADINI LAUREATI “

per cui ora dobbiamo solo  rimboccarci le maniche e impegnarci tutti di più e meglio, per fare in modo di consegnare ai nostri figli e nipoti un futuro con più certezze , meno stress e stenti, in un ambiente migliore di come ultimamente lo abbiamo reso. “

Umberto Napolitano

famigli d'italia

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