Mercatini di Natale – Istruzioni per l’uso

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Risaputo che in questo periodo in tutta Italia si aprono le porte dei più meravigliosi e suggestivi mercatini natalizi, dove l’Artigianato locale mette in mostra tutto il lavoro svolto durante l’anno. Mi sembra di sfogliare e rileggere le pagine meravigliosamente scritte da Mauro Corona, quando descrive il duro lavoro di chi una volta andava prima nei boschi a scegliere il legno giusto, quasi a parlare con gli alberi, a chiedere perdono per dover tagliare un pezzo di legno. Poi la fatica di scendere dalla montagna, e al caldo del fuoco scoppiettante, tagliare, piallare e scolpire il manufatto di legno, che a Natale sarebbe stato trasportato fino a Cortina o in un’altra valle, per essere venduto.

Troppa poesia dirà qualcuno, è vero ve lo concedo, però dovrebbe essere così, il manufatto acquistato dovrebbe portare dentro di se l’anima delle mani e dell’uomo che l’ha scolpito.

<<ATTENZIONE>> Milano Rho, l’Artigiano in fiera, bellissima manifestazione gratuita, atterraggio al parcheggio, 30 minuti per capire qual è aperto e libero, biglietto, passi la sbarra e sorpresina…. 15 euro di tariffa.

Come gli indiani, devi seguire le tracce per raggiungere l’ingresso, scala mobile e tapisroulant per circa 1,5 kilometri, praticamente mezzora al gelo.

Passi per il costo, passi per le indicazioni mancate, passi per il freddo e tempo di attesa… entriamo. Quasi tutti gli artigiani che espongono non rilasciano ne scontrino ne ricevuta. Facciamo due passi in questo scenario, alla ricerca di uno stand che l’anno scorso ci aveva stupito con creazioni incredibili di cioccolato. Trovato, che meraviglia, un’infinità di pacchetti confezionati con all’interno vere e proprie lecornie di cioccolato, ferri da idraulico, bulloni e chiodi ruggini, replica del formaggio grana con grattugia, tutto rigorosamente di cioccolato. Per non dover girare padiglioni a piedi con borse e borse, segniamo dove si trova lo stand così da ritornare prima di uscire. A quattro stand di distanza, altro artigiano, altre scatole, stesso contenuto, identico cambia solo il timbro sulla confezione, facciamo ancora un po’ di strada, e un altro stand di nuovo con le stesse confezioni, stessa cioccolata, stesse forme ma marca diversa. Ecco che l’Artigiano ha deciso di non scalare la montagna, ma di ricorrere alla grande industria a scapito della qualità e del nostro portafoglio. Ricordo che ogni stand dichiara che le sue creazioni sono uniche. Meditate gente meditate… per il resto un posto affascinante, anche la vetrina del mondo contiene un sacco di etnie diverse, con prodotti veramente particolari.

Voglio citare un produttore che vive in montagna e che grazie a volontà, sacrificio e creatività realizza prodotti veramente unici: Primitivizia. Raccolgono erbe spontanee e selvatiche e le trasformano in salse o essenze per accompagnare formaggi carne, primi ecc. Un artigiano che non si nega, che si preoccupa pur stando al caldo dello stand, delle sue terre mentre nevica, che perde molto tempo a raccontare il duro lavoro che c’è dietro ad ogni confezione; e possiamo testimoniare che ogni assaggio è stato qualcosa di unico, provare per credere.

Vi invito a scrivere a info@famiglieditalia.it raccontandoci le vostre esperienze dei mercatini che visiterete in questi giorni, così da costruire una guida a 360° sempre con un occhio di riguardo alla qualità dei prodotti. Pubblicheremo gli articoli o le storie più importanti.

Andrea Ben Leva

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