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Il 22 aprile di ogni anno si festeggia ” La giornata della terra “

aprile 23, 2015

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Ieri, 22 aprile, come ormai da tempo ogni anno, si è festeggiata ” La giornata della terra “.  Spesso, come mia abitudine, preferisco dare risalto ad un avvenimento importante il giorno dopo, e questo per riproporre ulteriormente l’attenzione che spesso, anche solo un giorno dopo, si rivolge ad altre situazioni che non hanno lo stesso valore e importanza di quella appena verificatasi. E questo perché ormai la routine della vita scorre a velocità un tempo immaginabili e la ” memoria ” diventa sempre più labile. 

Ritornando all’evento appena trascorso vi ripropongo un post che noi di Famiglie d’Italia pubblicammo il 22 aprile di sei anni fa, nonché un interessante post di ieri editato da Il Post.

 

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Pensate di stare su una nave spaziale che viaggia alla velocità corrispondente di un giro completo della terra ogni 90 minuti. Bello vero? La risposta sta nel fatto che così facendo, chi vive su quell’astronave vive ogni giorno sedici albe e sedici tramonti, un’esperienza unica, irripetibile, emozionante. Questo ci da il senso delle teorie di Albert Einstein, cioè che tutto dipende da dove ci si trova e cosa si sta guardando. L’astronave esiste, è la nostra ISS International Space Station, la Stazione Spaziale.

I tre astronauti che vivono al suo interno, godono di questo privilegio. Oltre a questo, hanno fra i vari compiti, monitorizzare la Terra. L’ambiente della terra sta cambiando in continuazione, anche per effetto dell’inquinamento, nel giorno di commemorazione di Earth, la Terra, la NASA ha aperto gli archivi regalando a tutti immagini incredibili.

Fate che questo giorno abbia significato, le origini della terra sono a noi ignote, è ignoto il perchè noi abbiamo ricevuto in dono questo paradiso, affinché le generazioni future non vivano nell’inferno; rispettiamo la Terra, anche detta Grande Madre, nel senso di origine e vita.

Le parole di un uomo selvaggio che parlò agli uomini privi di spirito
questa lettera è stata scritta nel 1854 dal Capo dei Pellerossa Capriolo Zoppo

[…]Ogni parte di questa terra è sacra al mio popolo. Ogni ago scintillante di pino, ogni spiaggia sabbiosa, ogni goccia di rugiada nei boschi oscuri, ogni insetto ronzante è sacro nella memoria e nella esperienza del mio popolo. La linfa che circola negli alberi porta le memorie dell’uomo rosso. I morti dell’uomo bianco dimenticano il paese della loro nascita quando vanno a camminare tra le stelle. Noi siamo parte della terra ed essa è parte di noi. I fiori profumati sono nostri fratelli. Il cervo, il cavallo e l’aquila sono nostri fratelli. Le creste rocciose, le essenze dei prati, il calore del corpo dei cavalli e l’uomo, tutti appartengono alla stessa famiglia.

per leggere l’intero “” clicca qui

by Andrea Ben Leva

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La giornata della terra, perché si festeggi il 22 aprile

fonte: Il Post

Ieri si è festeggiata la Giornata della Terra (Earth Day in inglese), la più grande manifestazione del pianeta dedicata ai temi della protezione dell’ambiente. Google ha dedicato alla Giornata della Terra un quiz. La Giornata fu indetta dalle Nazioni Unite dopo che nel 1970 un movimento ecologista negli Stati Uniti aveva deciso di fissarla per il 22 aprile. Si tratta di un momento celebrativo, ma anche educativo e informativo durante il quale i gruppi ecologisti di 192 paesi valutano le problematiche ambientali e propongono delle soluzioni.

L’idea di creare la Giornata della Terra venne per la prima volta negli Stati Uniti al senatore democratico Gaylord Nelson che pensò, negli anni Sessanta, di organizzare una serie di incontri e conferenze dedicate all’ambiente: ci riuscì, coinvolgendo anche molti importanti politici americani. Nel 1969 – quando tra gennaio e febbraio a Santa Barbara, in California, si verificò uno dei più gravi disastri ambientali degli Stati Uniti causato dalla fuoriuscita di petrolio da un pozzo della Union Oil – il senatore Nelson decise di occuparsi in modo più sistematico di questioni ambientali per portarle all’attenzione di più persone possibili, ispirandosi alla forza dei movimenti di protesta contro la guerra del Vietnam.

Il 22 aprile del 1970, milioni di cittadini americani, varie organizzazioni che fino a quel momento si erano occupate di specifiche battaglie, migliaia di college e università aderirono a una grande manifestazione in tutti gli Stati Uniti dedicata alla salvaguardia del pianeta, una sorta di prima Giornata della Terra. Contemporaneamente venne creato l’Earth Day Network (EDN), un’organizzazione prima nazionale e poi internazionale per coordinare le diverse iniziative dedicate all’ambiente durante tutto l’anno (attualmente ne fanno parte oltre 22 mila movimenti e associazioni di 192 paesi).

Il 26 febbraio del 1971, l’allora segretario generale delle Nazioni Unite, Maha Thray Sithu U Thant, ufficializzò la partecipazione dell’organizzazione alla celebrazione annuale dell’Earth Day. La Giornata della Terra contribuì in modo determinante allo svolgimento di iniziative ambientali in tutto il mondo che, nel 1992, portarono all’organizzazione a Rio de Janeiro del cosiddetto Summit della Terra (la Conferenza sull’ambiente e lo sviluppo delle Nazioni Unite), la prima conferenza mondiale dei capi di Stato sull’ambiente a cui parteciparono 172 paesi.

La Giornata della Terra 2015 – che è alla sua quarantacinquesima edizione – ha già raccolto più di 1,1 miliardi di azioni ambientaliste e impegni sottoscritti da cittadini di tutto il mondo. Il primo obiettivo di quest’anno sarà quello di piantare un miliardo di alberi o semi. In Italia, sono stati organizzati diversi eventi, che si possono trovare qui.

fonte: Il Post

introduzione a cura di

Umberto Napolitano

famigli d'italia

 

Riprendiamo a volare con le nostre ali!

ottobre 22, 2014

Cari amici lettori di Famiglie d’Italia, mi scuso con voi se ultimamente scrivo molto poco su questo blog. Ebbene sì, lo confesso, ma gli stimoli mi sono venuti a mancare. Troppe cose non funzionano nel nostro Paese e le parole, purtroppo, servono ormai a ben poco: sono i fatti che occorrono, ma in Italia è quasi impossibile! Incertezza, confusione e corruzione la fanno da padroni ormai incontrollabili. Nessun campo può dirsi escluso, dalla politica, alle istituzioni…tutte, anche religiose, a volte. Perché l’elemento in comune rimane l’uomo con le sue debolezze e le sue falsità. E il più debole soccombe! Sono partito sei anni fa a comunicare con voi con tanto entusiasmo e prospettive, mi ritrovo solo e con poche soluzioni da offrirvi. Il giocattolo Italia si sta sfaldando ed il lavoro possono pure toglierlo dal primo emendamento della Costituzione… perché l’Italia non è più una repubblica fondata sul lavoro e forse non lo è mai stata. Da noi ora, come in gran parte del mondo, regna l’incertezza… ma da noi in modo particolare. La soluzione forse, come ho sempre detto, sta nella terra. Ho scoperto che affittare la terra e lavorarla costa pochissimo. La terra per dare i frutti bisogna lavorarla, ma a noi hanno disinsegnato a lavorare per cui i lavori più pesanti li abbiamo lasciati agli altri. Chi è entrato nel nostro Paese conosceva le nostre debolezze e con il sudore ha debellato i nostri pregiudizi colmi di diritti e svuotati dei doveri. Per riprendere a volare occorre  riconciliarci con la fatica ed il sudore. Credetemi, stiamo tornando inesorabilmente come ai tempi post bellici, e forse peggio. CORAGGIO, armiamoci di buona volontà e spirito di iniziativa, non aspettiamo più gli altri, inventiamoci il lavoro e…RIPRENDIAMO A VOLARE CON LE NOSTRE ALI.

Umberto Napolitano

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Grande Italia, questa politica ci deprime e ci reprime: facciamo conto che non esista e riappropriamoci del nostro talento!

settembre 16, 2013

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Non è possibile! Siamo forse l’unica Nazione al mondo autosufficiente al 95%… e navighiamo nel guano grazie a quattro scellerati, arrivisti e ” scaldatori ” di poltrone alle quali restano incollati da ventenni ( e ultimamente anche quelli appena sedutisi ),  che con le loro lotte di potere ci deprimono e ci reprimono quotidianamente n ogni nostro tentativo di rialzare la testa e provare a respirare aria più salubre.

Ma noi questa aria dobbiamo continuare a cercarla, in noi e fra di noi, nelle nostre famiglie: guardiamoci intorno, non ci manca nulla!... Abbiamo terra, mare, monti e, soprattutto, storia!

Spremiamo il nostro ingegno e recuperiamo la voglia di lottare ed inventare! Siamo troppo legati a degli schemi che ormai non stanno più in piedi. Portare i soldi in banca, per chi può ancora permetterselo, come solamente fonte di risparmio ed investimento, ormai non rende più. Queste ricevono i soldi ma non li rimettono in circolo. Se li tengono stretti, si pagano i loro errori e può succedere un giorno di ritrovarsi con un pugno di mosche in mano, o meglio di ” titoli vari ” di dubbia provenienza! Vi posso raccontare una storia recentemente accaduta, quella di una suocera che ha negato al proprio genero il prestito di una certa cifra per permettergli di intraprendere un’attività nuova, dato che era rimasto senza lavoro, Questi glieli avrebbe restituiti col 5% degli interessi, più una quota degli utili, Lei, invece, ha preferito consegnarli ad una banca in cambio di ” titoli ” ad un rendimento equivalente e presto rivelatisi un flop e una perdita desolata di oltre il 50% del capitale versato…. Morale: il genero è ancora disoccupato e la suocera sta piangendo i suoi risparmi perduti!

Dobbiamo ritrovare la fiducia in noi stessi e nei nostri cari!

Non comportiamoci come quella suocera ancorata a schemi antichi che non funzionano più! I soldi di chi li ha fruttano meglio se usati in casa propria: non nascosti nel materasso o sotto una mattonella, ma impiegati in attività familiari ben congegnate e discusse insieme. Evitiamo di disperdere inutilmente i nostri risparmi. I nostri soldi le banche li vedranno ugualmente, ma solo di passaggio girare, per far fruttare i nostri affari e non i loro.

Il futuro sta nell’agricoltura e negli antichi mestieri.

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Anche se la burocrazia ci massacra, guardandoci intorno e, grazie alle innumerevoli sopracitate risorse del nostro territorio, abbiamo molteplici possibilità per creare reddito e sopravvivenza. Riscopriamo, per esempio, le infinite variabili offerte da un’agricoltura messa troppo frettolosamente da parte nell’illusione di trasformarci in un paese industriale: la terra crea lavoro e, in ogni caso, prodotti da consumare con cui sostenersi… e poi, riscopriamo anche gli antichi mestieri che anch’essi, troppo in fretta, abbiamo lasciato in mano ad altri giunti sul nostro territorio con mezzi di fortuna: lavorare di mano,con sudore e fatica, non è umiliante, anzi! E’ più umiliante vivere di cassa integrazione o sussidi vari che, prima o poi, saranno destinati ad esaurirsi.

La politica e le politiche derivanti ci stanno deprimendo e reprimendo… facciamo conto che non esistano! Facciamocele scivolare addosso, ritroviamo la nostra personalità, o meglio…recuperiamo la nostra identità: con un po’ di buona volontà ed intelligente solidarietà familiare possiamo ancora farcela!

Umberto Napolitano

Famiglie  d’Italia

Dalla terra la speranza di riscatto di una società disattenta e trasandata per la mancanza di lavoro e di prospettive

ottobre 20, 2012

Tratto dall’intervento dell’avv. Domenico Musicco il 12 ottobre al convegno tenutosi nell’Aula Magna di agraria dell’Università di Milano, dal titolo ” Dall’Agricoltura le risorse per salvare l’economia “. Titolare dello STUDIO LEGALE MUSICCO, è presidente e fondatore della AVISL, Associazioni Vittime Incidenti Stradali sul Lavoro e Malasanità.

Dalla terra la speranza di riscatto di una società disattenta e trasandata per la mancanza di lavoro e di prospettive

L’agricoltura in generale è contrassterritorio, prodottiegnata dalla disattenzione da parte dei poteri istituzionali e da parte di un mondo teso alla produzione di beni e servizi sempre più immateriali e astratti e al servizio del moloch che è la versione esclusivamente finanziaria del mercato. I contadini che non possono reggere la concorrenza della globalizzazione abbandonano i campi e sopravvivono stentatamente.

La stessa disattenzione che connota il campo del quale professionalmente mi occupo come associazione a favore di un altro disastro al quale vengono immolate circa 5.000 vittime all’anno e parlo solo dei morti.

I due aspetti si legano per l’indifferenza con cui vengono considerati il bene primario della vita e della salute e il bene primario della produzione del cibo.

Mi piace tuttavia cogliere alcuni segni che ci fanno sperare in una controtendenza.

Lo stimolo di associazioni come la mia innesca campagne di stampa che cominciano a sensibilizzare la società sul tragico fenomeno: si parla della istituzione dell’omicidio stradale, di prevenzione e manutenzione delle strade, ecc.

Allo stesso modo i casi sempre più frequenti di cittadini che tornano a fare i contadini o i produttori; la produzione e il commercio equo e solidale, la ricerca mirata ai prodotti doc, dop e di eccellenza; la valorizzazione dei prodotti del territorio e della alimentazione mediterranea.

Le vendite dirette, il crescente numero di agriturismi mi paiono tutti segni di una capacità di resistere e di adattarsi di quella forza tranquilla degli agricoltori.

Dimenticare quale sia il contributo decisivo delle nostre campagne al patrimonio della bellezza delle nostre campagne e alla preservazione dell’ambiente è delittuoso.

Perché tanti giovani al sabato sera bevono si drogano e si ammazzano sulle strade? Perché tanti giovani sono senza speranza di fronte alla mancanza di lavoro e di prospettive? Perché hanno smarrito la durezza tenace, la voglia di ricominciare, l’abitudine al sacrificio che sempre ha connotato chi vive della terra e per la terra.

Confido proprio che dal mondo agricolo partirà il riscatto di questa popolazione rassegnata, fiacca e smarrita.

Avv. Domenico Musicco

Famiglie                        d’Italia

Rispetto dell’ambiente ( lettera di un nostro lettore )

ottobre 14, 2012

Un nostro lettore, Francesco Lena, ci ha inviato la lettera pregandola di pubblicarla… e noi lo abbiamo fatto.

Rispetto dell’ambiente

Dobbiamo tutti fare di più e meglio, impegnarci con costanza tutti i giorni, per fare in modo di consegnare ai nostri figli, nipoti e alle future generazioni, un ambiente migliore di come lo abbiamo trovato.

Allora bisogna solo che imboccarci le maniche e impegnarci tutti di più e meglio. Elaborare progetti di prevenzione delle alluvioni e frane, con pulitura dei corsi d’acqua, rafforzare gli argini, piantare alberi, fermare in parte le acque piovane, con bacini, dighe per irrigazione delle campagne, raccolta in ogni casa dell’acqua piovana con cisterne, da usare per innaffiare giardini, orti, pulitura di auto. Progetti per prevenire gli incendi, pulitura dei boschi, sentieri, impegnando con dei progetti specifici di lavori socialmente utili, su tutto il territorio nazionale,carcerati, disoccupati, cassintegrati, lavoratori in mobilità. Poi progetti per incentivare l’agricoltura collinare, montana, aiutando e favorendo gli agricoltori nell’allevamento di bestiame, mucche, cavalli, capre, pecore. Incentivare chi utilizza energia pulita, a basso consumo energetico, rinnovabile, panelli solari, fotovoltaico, biogas.

Portare avanti un progetto nazionale sul miglior utilizzo dell’acqua, sul risparmio e, meno spreco, ogni comune dovrebbe avere un acquedotto efficiente, l’irrigazione per agricoltura possibilmente fatta a pioggia, si risparmierebbe circa il 50% di acqua, educare i cittadini ad un consumo attento al risparmio, mettere in ogni comune d’Italia un distributore d’acqua da bere, poi usare di più anche quella dei acquedotti, del rubinetto in casa , che è potabile e quasi dappertutto buonissima.

L’acqua è una risorsa, un bene di primario meraviglioso, deve assolutamente restare pubblica, al riparo di ogni speculazione. Progetti di educazione e formazione al rispetto dell’ambiente a partire dalle scuole di ogni ordine e grado, ai mezzi di informazione, dovrebbero organizzare programmi seri di sensibilizzazione e di coscienza dei cittadini. I consumi dei beni di prima necessità, acquistarli tutti quelli che è possibile a chilometro zero, per eliminare i costi di trasporto e di inquinamento. Progetti per sviluppare e modernizzare di più i mezzi di trasporto possibilmente elettrici sia quei pubblici che privati, poi organizzare campagne di promozione per invogliare i cittadini ad usare, treno, tram, bus, metropolitane, certo con prezzi agevolati ed accettabili, anche per scoraggiare l’uso dell’auto privata. Poi potenziare il trasporto di merci su rotaia e su percorsi d’acqua, per far diminuire il più possibile quello su gomma. Progettare e attuare un edilizia meno invasiva, limitare la cementificazione del territorio e combattere abusivismo, la rovina delle nostre belle coste. La costruzione di infrastrutture stradali, ferroviarie, rispettare al massimo l’ambiente, poi la costruzione di edifici, industriali, pubblici, privati, sia costruito tutto con criteri antisismici e, di isolamento termico ed a basso consumo energetico. Controlli più efficaci, se necessario anche con micro-telecamere, sulle aziende, fabbriche, grandi e piccole sul controllo del loro inquinamento, e per farlo ridurre al massimo, per salvaguardare la salute dei lavoratori e dei cittadini, far in modo che il diritto alla salute cammini insieme con il diritto al lavoro. Controlli seri vanno fatti se necessario anche con un sistema satellitare sul controllo del mare, per individuare le navi che spesso scaricano rifiuti in mare, poi ci vogliono pene certe e più severe per chi non rispetta la legge.

Bisogna combattere seriamente l’ecomafia e trafficanti di rifiuti tossici e non. Aumentare la raccolta differenziata in tutta Italia, aumentare le aree ecologiche per ricuperare il più possibile materiale riciclabile e riutilizzabile, costruzione di nuovi inceneritori moderni, che producono anche energia per teleriscaldamento. Ricupero e ristrutturazione di fabbricati, case, abbandonate, costruzione di nuove piste ciclabili, aumentare le aree pedonali nei centri abitati. Poi invitare i cittadini ad usare di più la bicicletta nei percorsi brevi. Una cosa semplice da fare subito, non buttare a terra cicche e mozziconi di sigaretta. Favorire un turismo su tutto il territorio nazionale economico e rispettoso dell’ambiente. Progettare in tutti i comuni d’Italia, la messa a disposizione di terreni per coltivare orti, per pensionati, ricuperando zone del demanio abbandonate, permetterebbe la socializzazione ed avere a disposizione verdure fresche e sane. Poi preparare al meglio gli agricoltori all’uso dei pesticidi, anticrittogamici, diserbanti per fare in modo che siano usati di più prodotti biologici e meno tossici per la salute.

Prevenzione e rispetto dell’ambiente, l’Italia è un paese bello in tutte le sue componenti, mare, coste,laghi, colline, montagne, tutto meraviglioso, ha bisogno però che tutti i cittadini abbiano più cura e le vogliano un’ po più bene. Su tutto il territorio succedono troppi incendi, frane, allagamenti, devastazioni, discariche abusive, traffico illecito di rifiuti tossici e non, andando ad inquinare le nostre acque, la nostra aria, le nostre terre, con conseguenze negative sulla salute di tutti i cittadini.

by  Francesco Lena

Famiglie                        d’Italia

MANIFESTO dei CIRCOLI dell’AMBIENTE e della CULTURA RURALE

luglio 31, 2012

Con a bordo l’uomo, la navicella spaziale Terra, come dice R. Buckminster Fuller, viaggia nello spazio infinito avvolta da un sottile strato atmosfera che la protegge dalle radiazioni cosmiche e solari. La vita di tutta l’Umanità è legata indissolubilmente alla salute della atmosfera terrestre. La integrità intellettuale dei Circoli dell’Ambiente e della Cultura Rurale si basa su questi punti che impongono il rispetto delle leggi che governano la vita dell’uomo e dell’ambiente in cui vive. La Logica dell’Universo Creato e/o Naturale impone l’etica ecologica ed ambientale per lo sviluppo sostenibile nella atmosfera terrestre e nel rispetto delle leggi naturali, dei paradigmi scientifici e delle leggi sociali per la dignità e per il benessere dell’uomo. L’aumento della popolazione per i prossimi 30-50 anni impone la revisione dei modelli di sviluppo al fine di potere garantire equità e sviluppo sostenibile a tutti i popoli della navicella spaziale Terra.

La qualità della vita in generale e la vita media, le risorse energetiche ed ambientali nei vari Paesi della Terra costituiscono i pilastri dell’ecologia moderna. Il primo scopo del programma ambientale diventa l’abolizione della differenza fra vita media di 40 anni nei Paesi poveri dell’Africa e dell’Asia e la vita media di 80 anni negli USA e in altri Paesi ricchi (Giappone, Europa ecc.). L’insegnamento del passato mette in risalto che l’incremento di popolazione dell’Umanità è sempre stato limitato da guerre, pestilenze e carestie.

L’ecologia moderna, professata in senso razionale, si propone di sconfiggere questi tre flagelli del malpasso della Umanità consentendo lo sviluppo sostenibile a tutti i popoli della Terra. La necessità di garanzia di qualità della vita a tutti popoli richiede un incremento di energia disponibile proporzionale alla incremento di numerosità della popolazione. Così, il progresso della medicina assieme con le innovazioni tecnologiche ha ridotto enormemente gli effetti negativi dei due ultimi flagelli (pestilenze e carestie) ed ha permesso il grande incremento di vita media nei Paesi ricchi. Così, il primo flagello viene o dovrebbe essere mantenuto sotto controllo da grandi Organizzazione internazionali del tipo ONU ecc.

La crisi ambientale condiziona e determina i progetti e le realizzazioni delle opere con grandi effetti ambientali [TAV, OGM, Centrali Nucleari, Centrali a carburante fossile (petrolio, carbone, gas), controllo inquinamento ambientale a centro città con conseguente cancerogenesi, gestione dei rifiuti urbani ecc.] di cui l’Umanità ha forte bisogno.

L’ecologia moderna include la scienza dei sistemi biologici e la teoria dei sistemi e quindi include la metodologia galileiana ossia il metodo della ricerca scientifica come prioritario e privilegiato. La visione sistemica consente la realizzazione della visione globale e della visione olistica all’interno della quale l’approccio ambientale assume la vera ed unica dimensione di scienza moderna etica ed illuminata che pervade la politica stessa.

I vari tentativi dei moderni movimenti ecologici di risolvere o mitigare gli effetti negativi ed al limite catastrofici che attanagliano la nostra Terra si moltiplicano giorno per giorno. In vari momenti storici, la Natura della Terra è stata e viene assoggettata a tutta una serie di sollecitazioni ambientali esterne provenienti da attività solari anomali: flares e onde di calore e conseguenti variazioni di campi gravitazionali, che innescano fenomeni termodinamici di innalzamento di temperatura interna nelle varie fasce interne attorno al nucleo centrale raffreddato e solido. La fenomenologia della nascita degli accadimenti sismici è quindi molto più complessa della convizione che il riscaldamento globale e l’inquinamento sinao legati alla crescita dell’anidride carbonica CO 2. Non si può negare la esistenza di una componente antropica al riscaldamento globale negli ultimi 60-70 anni, ma che questa sia la componente più importante o la unica a produrre l’effetto serra e inquinamento è discutibile e non viene accettatata da tutta la Comunità Scientifica.

In questo tentativo di costruire una nuova ecologia, il pensiero si rivolge anche alle nuove istanze di propensione moderna al risparmio. L’esasperata tassazione e la passata la buriana del consumismo, impongono l’approccio al “risparmio”, che qualcuno ha voluto definire: la ”green economy”. Ma il risparmo è stato ed è la chiave di volta dell’Italia che non ha bisogno della nuova invenzione della “green econonomy” presentata come unasorta di panacea che tutto risolve e che farà uscire il popolo dalle secche della crisi economica ed energetica.

La pratica del risparmio è stata e sempre sarà parte integrante della vita di campagna, della vita rurale e contadina. Lo stesso Galileo Galilei amava e rispettava la vera cultura contadina antica come traspare dalla lettura dei suoi scritti. In contrasto alla “green economy” si supporta il valore della economia contadina che appare l’ivariante storico per eccellenza così come il cibo è il vero valore della agricoltura italica sempre rispettosa dell’ambiente oltre che flessibile e ricettiva delle innovazioni scientifiche e tecnologiche.

Questo è l’approccio proposto in modo del tutto compatibile con tutte le forme di energia naturalmente ed industrialmente rinnovabili. GGMQ

Giuseppe Quartieri

Famiglie                        d’Italia

L’Italia del muro contro muro sulla pelle dei suoi cittadini

febbraio 5, 2012

” L’articolo 18 non si tocca!… E invece si tocca !… No, è un diritto acquisito ( solo per una parte dei lavoratori ) e lo si lascia così com’è!… e allora ci rimettono i lavoratori perché le imprese non investono e non assumono!… La sicurezza dei lavoratori ( di quelli interessati dall’articolo 18 ) non deve mai essere messa in discussione!… Ma il posto fisso è monotono e non può essere assicurato a tutti, meglio la flessibilità… “

... e così via, all’infinito… Amici, come vi potete rendere conto, siamo di fronte ad un muro contro muro dal quale non so chi ne uscirà vittorioso. Non di certo noi! Troppa gente interessata ai nostri interessi, ed io non mi fido più… e molti di voi come me! Ideologie e strategie di potere stanno spartendosi il nostro futuro ed ogni protesta di chi prova a ribellarsi, giusta o ingiusta, non fa altro che ricadere sui più deboli aumentandone disgrazie e difficoltà. Siamo all’alba di grandi cambiamenti, drastici e necessari. L’ideale sarebbe che tali cambiamenti in qualche modo fossero in linea con le nostre esigenze e aspettative… ma noi deleghiamo sempre ” altri ” a decidere per noi, anche se, purtroppo, gli interessi di questi ” altri ”  non sempre coincidono con i nostri. La realtà è che il cittadino conta sempre meno per cui è inutile che spesso venga invitato ad esprimersi in referendum vari… perché il più delle volte il suo responso viene disatteso, cancellato e, praticamente, non preso in considerazione.

Non è un quadro rassicurante, ma non ci deve nemmeno deprimere o affossare: noi abbiamo un infinità di risorse nelle quali spiccano l’ingegno e la voglia di ” faticare “. Abbandoniamo le lusinghe del ” ciò ” che ci è dovuto e creiamoci da soli il “ ciò ” che ci permette di sopravvivere. Ritorniamo in braccio alla realtà che ci circonda: la terra che ci nutre e la bellezza e la storia che da sempre ci accompagnano. E’ in esse il nostro futuro insieme alle molteplici risorse racchiuse. La salvezza dell’Italia sta nell’agricoltura e nel turismo abbinati alle enormi capacità riconosciute al nostro ” made in Italy “. Se lo Stato ci vuole veramente aiutare, ci liberi dalle catene burocratiche frenanti… che al resto, ci penseremo noi. Buona domenica!

Umberto Napolitano

Famiglie  d’Italia

Antibiotici, un eccesso poco salutare ( Famiglie d’Italia News )

novembre 19, 2010
 Non sempre tutto ciò che cura… cura veramente. Anzi! L’articolo scelto oggi evidenzia i pericoli e gli sprechi conseguenti. Consigliamo di leggerlo con molta attenzione, anche se ciò non piacerà alle grandi multinazionali farmaceutiche.
  
 
Tutti pazzi per gli antibiotici (more…)

EARTH DAY – La giornata della TERRA

aprile 22, 2009

Stazione Spaziale Internazionale

Pensate di stare su una nave spaziale che viaggia alla velocità corrispondente di un giro completo della terra ogni 90 minuti. Bello vero? La risposta sta nel fatto che così facendo, chi vive su quell’astronave vive ogni giorno sedici albe e sedici tramonti, un’esperienza unica, irripetibile, emozionante. (more…)